Una interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulle cause dell’inserimento tardivo di Messina nel masterplan per il Sud. A presentarla, insieme, i parlamentari di AP Giampiero D’Alia ed Enzo Garofalo.
“Il Governo- sottolineano- dovrà chiarire la ragione dell’inserimento tardivo di Messina e dovrà chiarire, soprattutto, se alla base dell’iniziale esclusione vi siano motivazioni politiche, economiche o strategiche o se si sia trattato del risultato di una inerzia o mancata attivazione da parte dell’amministrazione del comune, ovvero di una semplice, ma grave, dimenticanza del Governo”.
“Il master plan rappresenta una occasione irrinunciabile per la crescita del sud e del nostro territorio. Non soltanto per i 95 miliardi di euro messi sul piatto tra il 2016 e il 2023, ma anche e soprattutto perché consente di offrire finalmente una visione strategica e integrata di sviluppo. Consente ai territori di dire cosa vogliono essere, verso quale direzione si stanno muovendo. Consente di uscire da una visione e da un approccio individuale e microeconomico per approdare ad un approccio collettivo e macroeconomico. Di questo deve essere ben consapevole l’amministrazione comunale. I progetti che verranno messi sul piatto, di cui la città ad oggi non ha notizia, non potranno essere elaborati nel chiuso di una stanza ma, al contrario, condivisi e frutto di processi partecipati cui prendano parte le componenti vive della città. In quest’ottica il documento del presidente di Confindustria Alfredo Schipani, appare una grave accusa all’atteggiamento dell’amministrazione comunale in quanto denuncia una mancanza di dialogo che non è accettabile né, soprattutto, proficua.
Non solo. È evidente che il progetto di sviluppo con il quale ci presenteremo al tavolo per siglare il patto per Messina, non potrà riguardare solo il nostro comune dal momento che la ratio della inclusione della nostra città risiede nella definizione della stessa come città metropolitana e, in quanto tale, da questa ci si aspetta un piano di sviluppo integrato con proposte che vengano dai 108 comuni della provincia. I sindaci sono stati interpellati? Si è avviato con loro un dialogo costruttivo? Sono state individuate le vocazioni di ciascuno dei territori. E, ancora, si sono attivati i canali grazie ai quali intercettare i contributi delle forze più vivaci della città? Se è così il comune ne dia notizia.
L’inclusione nel masterplan- concludono- è una straordinaria opportunità che non possiamo permetterci di mancare. L’amministrazione comunale ha il compito importante di sfruttare al meglio questa occasione elaborando progetti condivisi e aprendo, da subito, un tavolo di confronto perché il tempo è poco e occorre attingere a tutte le risorse che la città offre per costruire un piano ben congegnato. Lo faccia presto”.