Nella notte arriverà il materiale necessario ad avviare i lavori del progetto di ripristino della conduttura di Calatabiano. Messina si avvia alla terza settimana di crsi idrica, con la speranza che sia l’ultima.
” Si è trattato di una vicenda complessa – ha spiegato il commissario per l’emergenza Foti – il tempo impiegato fino ad oggi è stato utilizzato per le valutazioni e le ricognizioni. Adesso siamo pronti ad agire a garanzia dei cittadini di Messina e di Calatabiano”.
“Ripristineremo la morfologia originale del territorio, riportando gli antichi terrazzamenti. Useremo i sistemi più innovativi e una stazione radar per un monitoraggio continuo” hanno spiegato i tecnici al nutrito tavolo a cui era presente ance il capo della protezione civile nazionale, il sindaco e il presidente dell’Amam.
La soluzione adottata è quella di un bypass da realizzare lontano dalla frana, che si ricongiungerà alla vecchia conduttura. Il progetto, in particolare, prevede l’utilizzo di tre tubazioni flessibili di circa 350 metri utili a realizzare un bypass provvisorio della conduttura danneggiata. Il tavolo tecnico, dopo una attenta valutazione dei punti di forza e di debolezza della proposta avanzata dalla società che sarà responsabile della realizzazione, la Benassi, ha condiviso sostanzialmente il progetto, chiedendo però di apportare alcune opportune integrazioni volte a mitigare i rischi residui.
“Non possiamo valutare i tempi – ha ribadito Curcio – faremo certamente quanto prima possibile, ma ci vorrà almeno una settimana prima che si torni alla normalità”.
Il sindaco Accorinti ha ringraziato i presenti, ricordando anche il lavoro dei volontari. “Siamo tutti vittime del dissesto idrogeologico, la soluzione temporanea non dovrà fermare la volontà di evitare che si ripeta una tale emergenza. L’acqua è un diritto per cui continueremo a batterci”.