Un terribile fatto di cronaca, che si è registrato lo scorso 12 luglio nella provincia di Padova ma il cui protagonista è un messinese che si trovava alla guida di un tir che ha travolto una 23enne, Francesca Fincato, investita sulle strisce pedonali mentre tornava a casa.
Dopo una caccia all’uomo estesa fino in Emilia Romagna, il camionista è stato arrestato a Campiglia dei Berici in provincia di Vicenza, con l’accusa di omissione di soccorso. Si tratta di Angelo De Luca, un 33enne residente a Messina, che dopo quasi quattro re di interrogatorio è crollato in lacrime e ha ammesso tutte le sue responsabilità dichiarando di essere scappato per paura.
Il giudice per le indagini preliminari ieri ha già concesso all’uomo gli arresti domiciliari. De Luca, nell’interrogatorio di garanzia, ha infatti ammesso le sue responsabilità.
Ad inchiodarlo, nonostante il suo iniziale tentativo di sottrarsi alla responsabilità dell’incidente, il sangue rinvenuto su una delle ruote del mezzo.
Gli uomini al comando del dirigente della polizia stradale Carmine Tabarro erano stati messi sulla pista giusta da una automobilista veronese che aveva chiamato il 113 pochi istanti dopo l’investimento di Francesca Fincato, fornendo al centralino la targa del camion che non si era fermato al momento dell’urto. Per questo motivo Angelo De Luca era stato arrestato per omissione di soccorso e omicidio colposo.
La tragedia, lo ricordiamo, si è consumata intorno alle 14.50 del pomeriggio del 12 luglio quando la 23enne, pallavolista e laureata in giurisprudenza, è scesa dal pullman proveniente da Padova. Secondo la ricostruzione dei fatti dietro al mezzo pubblico si trovava il camion che, appena è ripartito il bus, è avanzato senza vedere la ragazza. Qualcuno ha cercato di fare dei cenni al camionista di fermarsi, ma il mezzo pesante ha tirato dritto, trascinando per alcuni metri il corpo della ragazza.
foto da Corriere.it