Tensione alle stelle e malcontento e disperazione costantemente crescenti, questo il terreno nel quale si poggia lo scontro verbale tra il Governatore Rosario Crocetta e i vertici dell’Amam. Il Presidente della Regione ha sollevato un dubbio ancestrale relativo al reale fabbisogno della cittadinanza, calcolato sulla base di dati statistici. Parafrasando le sue parole, potremmo dire che considerata una popolazione di quasi 250mila abitanti, il necessario in termini di erogazione idrica dovrebbe aggirarsi intorno ai 600 litri al secondo. Stando alle stime riportate, a regime, ne vengono immessi circa 1.200, 1.300. Più del doppio, insomma. In soldoni si tratterebbe di un surplus davvero importantissimo che, tra l’altro, i messinesi si ritrovano in bolletta.
“Che fine fa quest’acqua che i cittadini pagano ma non raggiunge, di fatto, le abitazioni?”, chiede retorico il leader de Il Megafono, ospite ieri sera di Punto Franco, trasmissione alla quale hanno preso parte anche i vertici dell’Azienda Meridionale Acque Messina. Attenzione però, perché va detto che Crocetta, La Rosa e Termini non si sono confrontati direttamente: tale è la tensione tra le parti che, letteralmente, uno usciva e gli altri entravano (in studio). Così il botta e risposta si è consumato in differita, per così dire.
Alle accuse del Governatore che ha lasciato intendere, in modo tutt’altro che velato, forti sospetti sull’operato della società colpevole a suo dire di attuare una “gestione medievale” del servizio, invocando provvedimenti urgenti sul management dell’azienda, hanno replicato il Presidente e il Direttore Generale. A quest’ultimo non sono proprio andate giù le affermazioni del presidente, alle quali ha così controbattuto: “E’ esperto di acquedotto? Forse avrà aperto i rubinetti di casa sua.
Quali competenze ha per valutare il lavoro di tecnici che fanno questo lavoro da trent’anni?”.
Sulla questione bisognerà vederci chiaro e, verosimilmente, sarà uno degli impegni a cui dovrà far fronte il commissario per l’emergenza idrica, Calogero Foti. La tirata d’orecchie di Crocetta è piuttosto forte: “ A Messina non c’è una mappa della rete cittadina, non si riesce a fare un bypass”, e la gestione dei pozzi in città viene aspramente criticata. “Messina potrebbe avere l’acqua 24h su 24”, ha affermato il Governatore che la cosiddetta pulce nell’orecchio l’ha messa. E l’orecchio in questione è quello dei Dr. Il coordinatore cittadino di Pdr-Sicilia Futura, avvocato Salvo Versaci, ha annunciato che lunedì depositerà personalmente una richiesta per l’istituzione di una commissione d’inchiesta comunale. “Non è mai stata attivata a Messina. Ma non vogliamo assolutamente sia fatto nessuno sconto”.
Tra competenze e responsabilità che vanno assolutamente rintracciate, in primis per rispetto alla cittadinanza che sta soffrendo una condizione gravissima e al limite dell’accettabile, ci chiediamo se non si corra il rischio, però, di cercare un agnello da immolare sull’altare del sacrificio per compiacere l’opinione pubblica nell’interesse di una classe dirigente che ha bisogno di presentare alla collettività un colpevole di facile identificazione.