“Quanto sta accadendo è un evento calamitoso che non si poteva prevedere”, questa la posizione espressa durante l’attesissima conferenza stampa tenutasi poco prima di ieri sera, durante la quale i vertici Amam e il sindaco Accorinti hanno riferito alla città quanto già si vociferava: altri giorni di black out idrico in arrivo.
Il primo cittadino, che oggi dovrebbe recarsi a Torino per un appuntamento dell’Anci e che, ad ora, non esclude la partenza, auspica di riuscire ad incontrare i ministri che vi prenderanno parte e discutere con essi la situazione drammatica in cui versa la città.
Ma mentre il sindaco ipotizza un probabile vis a vis con i rappresentanti del governo nei quali potrebbe imbattersi durante la trasferta piemontese, ci pensa il popolo del web ad invocare un intervento governativo in maniera immediata.
#MessinaSenzAcqua è l’hashtag lanciato dai socialaddicted su Twitter che, in poche ore, è entrato nella lista dei trend topic. Un passaparola che passa dalla denuncia di quanto sta accadendo in una città che appare abbandonata a se stessa, all’indignazione data dall’indifferenza assoluta che i media nazionali, ancora una volta, hanno mostrato verso le tragedie di casa nostra.
Ai 40 del consesso, nella serata di ieri, intanto è arrivata una mail firmata dal sindaco e l’assessore De Cola, nella quale si forniscono ragguagli sull’approvvigionamento idrico della città.
Gli amministratori chiedono collaborazione trasversale ai membri dei gruppi consiliari e anticipano che si sta valutando l’attivazione di un sistema di bypass oltre ad una serie di azioni mirate a massimizzare le risorse disponibili, coinvolgendo anche atri attori istituzionali al fine di ottimizzare l’esistente e distribuirlo nel modo più capillare possibile sul territorio. Intanto, mentre c’è chi pensa a far tornare in auge la famosa mozione di sfiducia (per cui tutti sono, al solito, pronti a mettere la famosa “seconda firma”), l’esecutivo informa di stare valutando se sussistano o meno le condizioni per chiedere al Governo centrale di dichiarare lo stato di emergenza. Persino ad una prima e distratta osservazione, sembrerebbe ovvio obiettare che queste condizioni sembrano esserci proprio tutte anche senza bisogno di ulteriori indagini conoscitive. Ne sono convinti anche i molti cittadini che, sempre a mezzo social, hanno organizzato un sit-in proprio per stamattina davanti la Prefettura, convocato in concomitanza con lo svolgimento della riunione prevista tra i vertici istituzionali cittadini. “Al di là del colori e delle proprie posizioni politiche”, si legge nella descrizione dell’evento “tutti davanti alla Prefettura di Messina, alle ore 10 di giovedì 29.10.2015.
Chiediamo che venga dichiarato lo stato di emergenza per la crisi idrica di Messina, che il Governo nazionale intervenga immediatamente, che la Prefettura dia soluzioni immediate per ripristinare le condizioni di normalità a Messina. DATECI L’ACQUA!”
Ironia della sorte, in ogni caso, dell’acqua è previsto ci sarà e pare costituirà un’altra emergenza, quella meteorologica per la quale è stata diffusa l’ormai nota allerta segnalando uno stato di allarme di tipo arancione con tanto di “temporali anche di forte intensità”.