Un provvedimento temporaneo definito come “dovuto”, quello divulgato tramite comunicato stampa poche ore fa. “Considerata la situazione odierna dell’organico dirigenziale … è stato necessario … affidare la direzione di più settori comunali ad alcuni Dirigenti … Le nuove nomine interessano per il VI settore Gestione Edilizia Pubblica, Programmazione Urbanistica ed Edilizia Privata la dott.ssa Elisabetta Bartolone, per il VII settore “Gestione del Territorio ed Ambiente” la dott.ssa Marina Lo Monaco, per l’VIII settore “Polizia Municipale” la dott.ssa Sebastiana Caliri, per il III settore “Servizi Demografici” il dott. Roberto La Torre.” Questi i nomi ed i settori che, molti ricorderanno, sono quelli rimasti scoperti dopo il provvedimento del Ministero degli Interni succeduto alla valutazione degli atti dell’ultima verifica prefettizia.
Curioso notare come solo uno dei sospesi sia rientrato in servizio, Roberto La Torre, mentre per gli altri si è reso necessario affidarne le vecchie competenze ad altri colleghi i quali si troveranno a gestirli insieme a quelli che già competevano loro. La motivazione di questo “sovraccarico” di compiti è stata spiegata con chiarezza e presentata come inevitabile per l’impossibilità di nomine esterne: “Bisogna evidenziare che i Dirigenti in servizio sono al momento in numero inferiore rispetto ai Settori comunali, inoltre il meccanismo sanzionatorio dovuto allo sforamento del Patto di Stabilità implica il divieto di assumere personale dipendente a qualsiasi titolo e di sostituire personale in servizio a riposo.” Insomma non si poteva fare altrimenti secondo l’amministrazione che informa anche (come già ci era stato comunicato in via ufficiosa in precedenti occasioni) d’aver chiesto un personale sostitutivo in ferma temporanea sia alla Regione che agli enti pubblici e provinciali.
A più di un mese dalla richiesta, cui a quanto pare non è seguita una risposta, si è dovuto agire di conseguenza con un atto che, seppur sempre temporaneo, darà modo forse alla nuova giunta ed al Sindaco appena insediati di poter agire su una macchina sin adesso inceppata nei suoi più vitali ingranaggi. (CARMEN MERLINO)
