“Un finanziere estero nei giorni scorsi ha messo sul piatto un’offerta per rilevare al 100% le quote del club così alta che mi ha lasciato senza fiato: ma poi mi sono detto che non si può strappare via un cuore, così ho rifiutato”. Natale Stracuzzi (nell foto), patron del Messina, ai colleghi di Gianlucadimarzio.com racconta un interessante retroscena sul club siciliano.
“Ci chiamavano straccioni, dicevano che non avevamo un euro da investire: ma noi siamo andati avanti con l’aiuto di Dio. I tifosi oggi credono nel nostro progetto e hanno sposato la nostra passione, questa è la gioia più grande. Ho sempre detto e ribadisco che se un domani questa società produrrà degli utili, buona parte verranno destinati a favorire l’occupazione a Messina.Grande stima nei confronti del direttore sportivo Christian Argurio: “Molto preparato ed è una persona di una serietà incredibile. Per venire al Messina ha rifiutato tanti soldi. Quando gli proposi l’incarico si prese una notte per riflettere e pregare, il giorno seguente mi disse che il suo cuore lo aveva convinto ad accettare. La passione è tutto in questo lavoro”.
Poi un aneddoto sui tifosi del Catania: “Dal rientro da una trasferta, sul traghetto per far ritorno a Messina, i miei collaboratori mi dissero di restare chiuso in macchina perché sulla stessa nave c’erano i tifosi del Catania. Mi dici di cosa dovevo avere paura? Scesi, andai incontro mi presentai e parlammo di calcio per tutta la traghettata: erano felici loro, lo ero di più io. Il calcio deve unire le tifoserie, è solo un sport”.