Non vi sarebbero ombre criminali nella vita del trentaduenne Tindaro Ragusi, vittima di una gambizzazione avvenuta intorno alle 15 del 26 giugno scorso.
Il passato dell’imbianchino appassionato di tecnologie e musica, conduttore negli anni passati di un programma per Telespazio Calabria, è risultato pulito e gli investigatori puntano adesso su un movente privato, legato forse ad invidia o diatribe con terzi fuori dall’ambito della mafia.
L’ unico contatto con il crimine risulta infatti essere “cinematografico”: l’uomo è stato tempo fa attore di un film tutto siciliano dal nome Annamaura, dove una ragazza cerca vendetta nei confronti del boss mafioso che aveva fatto uccidere i suoi genitori quando era solo una bambina, condannandola ad un’esistenza in manicomio.
Insomma nulla, secondo le prime indagini condotte dai carabinieri, di realmente riconducibile alle cosche vere, quelle fuori dai set, per un attore, un presentatore ed imbianchino incensurato, nella cui sfera privata adesso si cerca un indizio utile a risolvere un giallo reale.