Avevano escogitato un sistema per truffare i titolari di rivendite sisal, ma sono stati scoperti a arrestati dagli agenti della sezione di P.G. della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Messina che ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari nei confronti di Marilù Catalano, una 21enne originaria di Enna, sottoposta agli arresti domiciliari, Pasquale Bellia, un 51enne residente a Belpasso (CT), sottoposto alla custodia cautelare in carcere, e di un terzo soggetto residente a Mascali (CT) attualmente irreperibile, da sottoporre anch’egli alla custodia cautelare in carcere. Tutti sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione del reato di truffa.
I tre da qualche anno avevano messo su un sistema che gli aveva permesso di truffare i titolari di bar, edicole e tabaccherie rivenditori Sisal, su tutto il territorio di Messina e Catania, e che gli aveva fruttato illeciti guadagni per migliaia di euro.
Il metodo era quello di presentarsi all’interno degli esercizi commerciali chiedendo una ricarica della somma di €500,00 su di una carta Postepay che solitamente era quella intestata a uno dei tre ed al momento del pagamento tiravano fuori il bancomat o la carta di credito.
A quel punto, considerando che selezionavano le proprie vittime tra coloro i quali non avevano l’abilitazione al pagamento tramite POS, lasciavano un documento d’identità in originale o in copia, o in alcuni casi un numero di telefono sul quale avrebbero potuto essere rintracciati.
A quel punto promettevano di recarsi al più vicino sportello bancomat per ritirare la somma dovuta, ma sparivano facendo perdere le proprie tracce.