Mentre Antonio Cassano cerca di scusarsi per l’infelice dichiarazione pronunciata alla conferenza stampa della nazionale italiana, impegnata all’Europeo di calcio in Polonia e Ucraina, dichiarando che “l’omofobia non è un sentimento che gli appartiene” (anche perché probabilmente non ne conosce il significato linguistico) l’Arcigay di Messina interviene con una riflessione che sposta l’attenzione su un altro aspetto della vicenda. L’associazione guidata da Rosario Duca, infatti, sottolinea il comportamento scorretto di Cecchi Paone, e del suo “outing” che puzza di marketing ben congeniato.
“Da sempre come comitato abbiamo condannato qualsiasi tipo di outing o similare – si legge in una nota diffusa da Makwan Arcigay Messina – Riteniamo che la persona debba autonomamente decidere se dichiararsi o meno. La genialità di Paone finalizzata alla vendita del proprio libro “IL CALCIATORE INNAMORATO” non ha risparmiato nessun tipo di marketing pur di allettare l’opinione pubblica all’acquisto del suo libro. Dispiace che Cassano sia caduto nella trappola e che questo lo abbia portato a dire le frasi omofobe che tutti conosciamo.
Come Arcigay tutta dovremmo prendere le dovute distanze da simili azioni e condannarle così come si fece per chi voleva fare qualche mese fa l’outing dei politici”.
Duca ricorda i precedenti di Paone in occasione di qualche Pride, dove per mera pubblicità voleva operare un attacco strumentale a determinate categorie, “cosa che Arcigay allora non permise ed il Paone Cecchi se ne andò dicendo peste e corna (basta andare su google e si trova ciò che si cerca) contro Arcigay”.
“Oggi pur di vendere il suo libro – conclude la nota – ha usato questo stratagemma che Messina Makwan condanna inequivocabilmente. Poi ogni comitato arcigay può pure incoronarlo dio, ma valutiamo il ritorno che si avrà di questo dio molto strano”.