Duecentoventiquattro anime sono sbarcate nel porto di Messina, trasportate dal pattugliatore Monte Cimone della Guardia di Finanza. E’ il nono arrivo dall’inizio del 2015: 142 uomini, 37 donne e 46 minori, che sono stati visitati e accolti secondo le procedure ormai collaudate, che si svolgono direttamente sul molo. Diversi i nuclei familiari. Tra le prime a scendere dalla nave, una donna incinta.
Nonostante i vari tentativi di ottenere la chiusura e le denunce da parte di diverse forze politiche, ci sarà ancora la tendopoli tra le mete per chi resterà a Messina. I migranti verranno smistati nei centri di prima accoglienza anche all’ex Caserma di Bisconte, a Camaro. Per molti invece la tappa successiva saranno i centri d’accoglienza del Nord Italia.
Sul molo il personale dell’Asp, dell’Usmaf, della Cri, le Forze dell’Ordine, la Guardia Costiera, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato.
Gli ultimi arrivato sono stati salvati nei giorni scorsi nel corso di varie operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia.