E’ arrivata l’ufficialità circa l’iscrizione dell’Acr Messina in serie D. Niente di nuovo in realtà, Pietro Lo Monaco nella sua conferenza stampa d’addio (?) aveva annunciato che questo sarebbe stato l’ultimo atto formale sotto la sua gestione.
Ordinaria amministrazione dunque, che non cancella le perplessità sul futuro di questa società. Al desolante silenzio da parte dei vertici societari si aggiunge l’inchiesta sul calcio scommesse che la Procura di Catania sta portando avanti ormai da settimane; nessuna novità circa il reale coinvolgimento da parte di Lo Monaco, Failla e Ferrigno, ai quali è stato notificato un avviso di garanzia, in merito alla presunta combine di Messina-Ischia del 18 aprile. I tempi della giustizia sportiva, che già faranno slittare l’inizio del campionato di serie B e molto presumibilmente anche quello della Lega Pro, rendono ancora più angosciante l’attesa.
Le uniche speranze, salvo clamorosi scossoni giudiziari o societari, sono relative alla probabilità, non così lontana, di una riammissione in Lega Pro del Messina in virtù delle rinunce da parte di alcuni club; riammissione che, essendo diversa dal ripescaggio, non comporterebbe il versamento di 500.000 euro a fondo perduto, un’autentica mannaia piovuta dal cielo, o per meglio dire, dal consiglio di Lega che, in un momento di estrema crisi destinato a falcidiare il sistema della terza serie, con un bilancio da incubo, ha pensato bene di stabilire questi parametri economici. Eventualità questa che potrebbe convincere il massimo dirigente di Torre Annunziata, in mancanza di alternative, a resettare il progetto giallorosso. Anche se la tifoseria potrebbe storcere il naso…@RobertoFazio