Si è spenta a soli 44 anni, arrendendosi al tumore al cervello che combatteva dal 2009, Annarita Sidoti, simbolo dell’Atletica italiana. Nata a Gioiosa Marea il 25 luglio 1969, a discapito della sua bassa statura (1.50 m) la Sidoti ha scritto pagine indimenticabili per lo sport nazionale, nella marcia in particolar modo, disciplina nella quale si è distinta vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali di Atene del 1997 nella 10 km, ma anche il titolo di campionessa europea a Spalato 1990, (aveva solo 21 anni) e Budapest 1998, otto anni dopo appunto. 47 presenze in azzurro, tre partecipazioni olimpiche, sei mondiali: questo il palmares di una colonna dell’Atletica, costruito insieme allo storico allenatore Salvatorino Coletta.
Madre di tre figli, Annarita viene ricordata anche per il suo impegno sociale e politico: oltre ad essersi sempre distinta per il rapporto materno con le atlete delle nuove generazioni, è stata anche assessore allo sport nel suo comune e attrice nel film “Le Complici” di Emanuela Piovano.
In un’intervista rilasciata alla GazzettadelloSport Annarita Sidoti commentava così la sua lotta alla malattia, appena due anni fa: “questo me lo ha proprio insegnato lo sport. A non mollare mai, a credere che la sconfitta non è definitiva sino a quando tu non ti arrendi. Ho scoperto lotte più grandi di quando ero atleta, ora ho davanti un avversario che non molla mai, che può ucciderti prima l’anima del corpo. Ma questa battaglia non la vincerà”.