Serie A: Roma e Lazio a braccetto, il Napoli torna in quota. E sul derby Galliani è stato sincero

Con il blitz del Verona a Firenze, nel monday night dell’”Artemio Franchi”, è calato il sipario sulla trentunesima giornata di campionato. Meno sette all’alba, con una corsa Champions che si preannuncia nuovamente avvincente.

La Lazio non ha subito il temutissimo controsorpasso per mano della Roma. Il misero pareggio all’Olimpico con l’Atalanta è valso ai giallorossi soltanto l’aggancio al secondo posto: tunnel della mediocrità nuovamente imboccato. Quasi una costante nell’anno solare 2015, dopo i primi 18 splendidi mesi di gestione Garcia. Solo la Juve avrebbe potuto interrompere la striscia di vittorie consecutive dei biancocelesti. E così infatti era stato, con Tevez e Bonucci a fungere da carnefici della banda Pioli, malgrado gran parte dei pensieri fossero rivolti al decisivo match di Montecarlo in programma domani sera.

Totti e compagni hanno sprecato un’occasione troppo ghiotta per non essere foriera di rimpianti e, alla fine della fiera, a ringraziare sentitamente è stato il Napoli, che con un eloquente 3-0 ha inferto un’altra mazzata alle residue speranze salvezza del Cagliari di Zeman. Gli azzurri si sono riportati a cinque lunghezze dalla zona Champions, la ritrovata vena di tante bocche da fuoco (Hamsik e Callejon in primis) alimenta una fiammella che presto potrebbe tramutarsi in falò, anche in virtù di un calendario non troppo ositile.

La Fiorentina invece ha un solo modo per partecipare alla prossima edizione della ex Coppa dei Campioni: vincere l’Europa League. La formazione presentata da Montella contro il Verona ha dato la misura delle priorità in casa viola: fra due giorni contro la Dinamo Kiev andrà staccato il pass per le semifinali, nella speranza di non incrociare il Napoli, già con un buon 90% di qualificazione in tasca alla luce del 4-1 maturato a Wolfsburg all’andata. Nella peggiore delle ipotesi, i gigliati si accontenteranno ancora dell’Europa minore. In compagnia della Sampdoria, fermata a sorpresa sul risultato ad occhiali a Marassi da un Cesena coriaceo ma che deve tornare a vincere quantomeno per cullare il sogno di potersela giocare fino alla fine.

Il Palermo ha invece tarpato le ali al Genoa cogliendo la seconda vittoria consecutiva con il comune denominatore Chochev: la doppietta del bulgaro ha consentito ai rosanero di sfondare il muro dei 40 punti. Adesso Zamparini potrà esclusivamente concentrarsi sul futuro di Paulo Dybala, ossia sul remake di “Ok, il prezzo è giusto”. Quanto vale l’argentino? I trenta-quaranta paventati erano già una follia, considerato che l’attaccante ha un contratto in scadenza nel 2016. Ma i cinquanta milioni di cui si è parlato ieri avrebbero fatto sobbalzare persino la Zanicchi.

Giornata ricca di pareggi, ben sei. Di due vi abbiamo già parlato, gli altri quattro si sono registrati al termine di Chievo-Udinese, Empoli-Parma e Sassuolo-Torino. Sfide tra squadre che nulla avevamo più da chiedere al campionato, eccezion fatta in parte per il Torino.

Come dite, manca ancora un pari all’appello? Sì, lo scialbo 0-0 registratosi a San Siro nel derby della Madonnina. A tal riguardo, converrebbe sposare in pieno la posizione sincera e realistica di Adriano Galliani (“C’è da piangere anche se non c’era molto da aspettarsi, era un derby di metà classifica”), anziché esaltare chissà quale agonismo e passare al setaccio le interpretazioni sul mani in area – punibile o meno – di Antonelli. Una prece per Inter e Milan, i cui quasi commoventi tifosi (ben 75.000 domenica sugli spalti del “Meazza”) non meriterebbero di lottare semplicemente per il campanile.

Jody Colletti

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it