Un clamoroso risvolto dell’operazione di oggi è l’arresto di Angelo Bucolo, fratello del sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, indicato dai collaboratori di giustizia Salvatore Arino e da Salvatore Campisi, come uno dei componenti storici del gruppo mafioso dei mazzarroti, e che dovrà rispondere di di associazione mafiosa e detenzione illegale di armi da fuoco. Angelo Bucolo lavorava nella discarica di Mazzarrà, con altri due arrestati oggi (Giuseppe Reale e Giovanni Pino), partecipando agli attentati incendiari contro la stessa società che gestisce la discarica, per convincerli a continuare a pagare il pizzo.
Secondo un collaboratore di giustizia, inoltre, a lui era stato chiesto di fare pressioni sul fratello sindaco affinchè intervenisse nei confronti di Tirreno Ambiente ( la società che gestisce la discarica) “affinchè quest’ultima riprendesse a pagare le somme a titolo estorsivo”. Una richiesta che gli stessi inquirenti dichiarano “senza esito”.
Secondo quanto emerso dalla indagini, che hanno trovato riscontri alle dichiarazioni dei pentiti e ritenute attendibili dal Gip, era proprio Bucolo a riscuotere il pizzo chiesto agli imprenditori della zona, partecipando direttamente ad attentati e preoccupandosi di consegnare ai “sodali” barcellonesi il provento delle estorsioni.
Durante le indagini è stato anche documento un incontro tra i mazzarroti ed esponenti della mafia catanese, per ribadire l’alleanza con i più giovani e per cercare di “mettere a posto” reciprocamente la gestione del sistema estortivo, in poche parole di delimitare gli spazi d’azione.
Per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, è pendente un procedimento penale per inquinamento ambientale, quindi la discarica è attualmente sequestrata dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Poiché, però, il sequestro aveva avuto come oggetto solo la discarica e non anche il trattamento meccanico-biologico, su quello, invece, sono in corso le attività di revisione.
Intanto proprio in questi giorni il sindaco di Furnari, Mario Foti, è stato sentito dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti. Nella seduta del 14 aprile 2015 tenutasi nella Prefettura di Messina, Foti ha allegato documenti e rappresentato una sintesi cronologica degli eventi che hanno caratterizzato la vicenda della discarica di Mazzarrà Sant’ Andrea, continuando a chiedere un intervento di commissariamento della Società TirrenoAmbiente spa nonché misure idonee alla messa in sicurezza della discarica.