Milazzo al voto, Adasc avverte: “Squallido mercato di posti di lavoro alla Ram. Intervengano le autorità”

Slitteranno al 7 giugno prossimo le elezioni amministrative che questa primavera chiameranno alle urne i cittadini di 515 comuni. Tra i centri interessati dal voto anche il comune di Milazzo.

Una campagna elettorale che, vista anche la recente vicenda dell’elettrodotto di Terna, l’associazione Adasc, per la difesa dell’ambiente e della salute, sta cercando di riportare su temi e problematiche di matrice strettamente ambientalista, temendo il possibile profilarsi all’orizzonte di vecchi  e collaudati schemi attraverso i quali orientare il voto: come la promessa, ad esempio, del sospirato posto di lavoro.

A richiamare l’attenzione dei soggetti direttamente coinvolti nella campagna elettorale sui gravi problemi che affliggono la città di Milazzo, il presidente Giuseppe Maimone.

“Adesso basta, in questi giorni di campagna elettorale, durante i quali si dovrebbe discutere di programmi e soluzioni per rilanciare la città, assistiamo al solito balletto di promesse di posti di lavoro in raffineria, per uno, due mesi o poco più – denuncia il presidente Adasc – la Ram, che è tra i fattori di inquinamento del nostro territorio, adesso rischia di inquinare anche la nostra democrazia.

Assistiamo quotidianamente ad uno squallido mercato che sfrutta il momento di difficoltà economica attraversato dai milazzesi; si sventola la golosa opportunità di piazzare qualche amico elettore alla fermata degli impianti prevista a partire già da questo mese.

Comportamenti – prosegue Maimone – che rappresentano un ricatto di fronte al quale invito i miei concittadini a non cedere e li esorto invece a votare in piena libertà, perché da queste elezioni dipende anche il nostro futuro.

Per difendere questo diritto – annuncia il presidente di Adasc – sono pronto a chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria e, allo stesso  tempo, chiedo che la raffineria chiarisca e renda noti sia i criteri attraverso i quali saranno  assunti i nuovi lavoratori sia i nominativi dei  neo assunti dal mese di aprile sino alla fine della competizione elettorale”.

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