La mano destra non sa cosa fa la sinistra, almeno nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Teatro di Messina. E’ l’unica lettura possibile del comunicato a firma del Vicepresidente Daniela Faranda a capo della “fronda” costituita dai consiglieri Gustavo Ricevuto, Carmelo Ietto, Carmelina David e Francesco Rizzo.
Dopo il clamoroso comunicato ufficiale dell’Ente, con cui è stato annunciato il blocco degli spettacoli fino al prossimo dicembre , come reazione e protesta ai tagli messi in atto dalla Regione, arriva un comunicato che svela come parte del Consiglio di Amministrazione non sia stato coinvolto. Questo almeno secondo quanto dichiarato in un documento che di seguito pubblichiamo:
Egregio Direttore,
in riferimento all’art. pubblicato in data 25 maggio 2012 dal V.S. quotidiano , ci preme sottolineare quanto segue.
Il Consiglio D’Amministrazione del Vittorio Emanuele non ha adottato alcun provvedimento di sospensione degli spettacoli della stagione 2011-2012.
Viceversa nel corso della seduta del 22 maggio u.s. , il Consiglio , preso atto del paventato taglio pari al 32 %, del finanziamento erogato dalla Regione ha ipotizzato la revisione degli spettacoli previsti per la stagione, pur in corso di svolgimento.
Ogni decisione è stata rinviata pertanto alla seduta del 28 maggio, ore 16.00, nel corso nella quale si procedera’ all’esame, non esaustivo, delle varie ipotesi di rimodulazione.
Ovviamente , esclusivamente una delibera di Cda potrà emendare e/ o modificare la precedente situazione con la quale venne approvata la “stagione” in corso .
Non è stata deliberata alcuna risoluzione dei contratti già stipulati, ne’ per quanto riguarda le compagnie, né per quanto attiene ai tecnici, né tantomeno a consulenti o a direttori artistici.
Ogni valutazione sul punto è rimandata alle prossime sedute.
L’annullamento della odierna conferenza stampa non è stato comunicato a tutti i consiglieri.
In tale sede il Cons. Francesco Rizzo avrebbe tenuto un intervento volto a stigmatizzare l’atteggiamento penalizzante della Regione che opererebbe un taglio netto ed indiscriminato non tenendo conto della virtuosita’ del Teatro Vittorio, unico Ente in Sicilia ad avere il bilancio in attivo .
Ci scusiamo per la confusione ingenerata negli abbonati, nostri affettuosi committenti e mentori, i quali in caso di rimodulazione , devono essere preventivamente avvisati.
Un brutto segnale per il futuro dell’Ente. Se “i panni sporchi si lavano in famiglia”, evidente all’interno del Consiglio il clima prefigura un “divorzio”.