Vigor Lamezia-Messina 2-1
Marcatori: Orlando(M,12′),Scarsella(VL,51′),Improta(VL,63′)
Vigor Lamezia: Forte,Spirito,Malerba,Battaglia,Rapisarda,Gattari,Improta(KOstadinovic,77′),Scarsella,Del Sante,Papa(De Giorgi,88′),Held(Catalano,81′)
Messina: Berardi,Silvestri,Rullo,Pepe,Donnarumma,Rullo(Spiridonovic,66′),Damonte,Nigro(Izzillo,68′),Ciciretti(Bonanno,76′),Orlando,De Paula
Arbitro: Stefano Giovani di Grosseto,coadiuvato dagli assistenti Andrea e Stefano Cordeschi di Isernia
Note: Ammoniti Gattari(VL,18′),Orlando(M,18′),Pepe(M,40′),Nigro(M,56′),Del Sante(VL,81′),Donnarumma(M;89′). Espulso Pepe(M,79′-doppia ammonizione)
L’anno scorso i giallorossi tornavano trionfanti da Lamezia, attesi da centinaia di tifosi festanti agli imbarcaderi per aver dato la sterzata decisiva alla permanenza in Lega Pro unica; destino beffardo se pensiamo che questa volta ad attendere la squadra alla Caronte non ci sarà nessuno e lo spettro dei play out, in considerazione della vittoria del Melfi, diventa sempre più terrificante. Oltre la beffa della rimonta calabrese, neanche a dirlo nella seconda frazione, il danno dei cori irrisori dei tifosi calabresi. Eppure al D’Ippolito, almeno nella prima frazione della gara, l’ottimo approccio dei giallorossi lasciava ben sperare. Adesso proprio la speranza di un miracolo sportivo è l’unico gancio a cui appigliarsi. Le aspettative, tuttavia, sono tutt’altro che rosee.
La Cronaca. Grassadonia, alle prese con quattro defezioni importanti (Corona, Iuliano, Mancini, Altobello), torna al 3-5-2 confermando Rullo titolare e schierando Silvestri sulla corsia di destra, con Donnarumma come terzo di difesa; al centro del campo non c’è posto per Izzillo, mentre Nigro fa compagnia a Damonte e Ciciretti; in avanti coppia De Paula-Orlando. Inizio veemente dei giallorossi che non sembrano neanche loro: pressing e coraggio, i padroni di casa sono spiazzati dall’insolito approccio dei giallorossi; se la prima palla gol,al’11’, però è dei calabresi, con Held che non arriva a finalizzare un ottimo tocco in profondità del compagno che buca la retroguardia peloritana, il Messina trova il vantaggio solo un minuto dopo su ribaltamento di fronte, grazie alla splendida rete di Luca Orlando che riesce finalmente a realizzare in rovesciata. Il Messina, galvanizzato, cerca immediatamente il raddoppio: lo stesso Orlando serve Nigro davanti il portiere ma il diagonale dell’ex Ischia è troppo strozzato. Al 21’ gran intuizione di De Paula che dai trenta metri lascia partire un bolide che per poco non sorprende Forti, impegnato con i propri riflessi a deviare il tiro del brasiliano. Passano tre minuti e Ciciretti, con un calcio piazzato dal limite, sfiora il palo alla destra del portiere avversario. Giunti alla mezz’ora del primo tempo i ritmi si abbassano ed il Messina sceglie di coprirsi, approfittando semmai delle ripartenze; dal 3-5-2 al 5-3-2 il passo è breve, così a parte qualche episodio di tensione in campo, i primi quarantacinque minuti scorrono via senza particolari emozioni.
Nella seconda frazione va in scena uno spettacolo diametralmente opposto: Vigor indemoniata, Berardi salva due volte il risultato mentre il portiere romano non può nulla in occasione del pareggio di Scarsella al 51′, libero di infilare con un colpo di testa. Il Messina, da questo momento in poi, è completamente in balia degli avversari e dei propri errori: al 62′ Pepe manca l’intervento e favorisce Scarsella, sorpreso di vedersi il pallone sull’esterno, mandato poi alle stelle. E’ solo il preludio del vantaggio calabrese: un minuto dopo grave errore di Donnarumma che si fa saltare da Held, lesto nell’avviare il contropiede perfettamente finalizzato da Improta. La partita non fa poi registrare altre emozioni, se non l’espulsione di Pepe, nervoso fin dall’inizio del match e un tentativo vano di Orlando.
Giallorossi nello sconforto, vitale a questo punto lo scontro salvezza di mercoledì al San Filippo contro il Melfi, già avanti di tre punti.