Umanizzare. Una parola sempre più entrata a far parte dei processi di cura. Una espressione significativa che è anche il filo conduttore delle attività dell’UOC di oncologia dell’AOU G. Martino guidata dal Prof. Giuseppe Altavilla. A distanza di un anno dall’avvio del progetto – per celebrare un cambiamento strutturale, ma soprattutto culturale – è stato organizzato venerdì 6 marzo, nell’aula magna dell’ateneo peloritano a partire dalle 16, il convegno dal titolo“L’Umanizzazione delle cure in oncologia”, patrocinato dalla fondazione Bonino Pulejo. Una scelta non casuale quella della prestigiosa sede universitaria; l’obiettivo, infatti, è quello di aprirsi sempre più al territorio per spiegare e approfondire gli aspetti clinici ed etici che si celano dietro le patologie oncologiche. Un pomeriggio ricco di interventi, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Magnifico Rettore Prof. Pietro Navarra. Diversi gli aspetti che verranno affrontati: il valore della vita umana e la bioetica clinica, con la Prof.ssa Marianna Gensabella; la risposta ai bisogni del paziente oncologico quale nuovo bersaglio terapeutico, illustrata dal Prof. Paolo Marchetti ( Università La Sapienza di Roma); il progetto Hucare coordinato dal Prof. Rodolfo Passalacqua ( Ospedale di Cremona). Il legame tra arte ed oncologia tracciato dal Dott. Antonio Presti, il ruolo che la famiglia assume in caso di malattia, affrontato dall’Avv. Pompeo Oliva, i bisogni dei pazienti analizzati dalla Prof.ssa Antonella Cocchiara.
L’incontro si concluderà con una performance teatrale curata dall’attore Luca Fiorino e tratta dallo spettacolo “Spunti di Vista”.
L’UOC di oncologia del policlinico universitario porta avanti numerose attività – ormai consolidate – che hanno contribuito ad alimentare la cultura dell’umanizzazione. Particolare attenzione viene posta agli aspetti psicologici nella comunicazione della diagnosi, con l’adozione di percorsi specifici di psiconcologia.
Grazie all’adesione al progetto della dott. ssa Mariella Crisafulli, consigliera di parità della provincia di Messina, è stato inoltre attivato un servizio di assistenza sociale.
Grande spazio alla cura dell’aspetto fisico con il laboratorio di estetica, portato avanti con il supporto di parrucchieri che offrono il proprio tempo con costanza e cura. Bellezza che si esplicita anche attraverso l’arte e che in molti hanno potuto testare durante i corsi di pittura curati dai maestri Serboli, Valentini e Militti.
La pratica acquisita nel tempo ha dato già i suoi frutti: i quadri realizzati dai pazienti saranno esposti in reparto; il più grande, realizzato con la regia e il supporto del pittore Togo, è stato scelto come immagine per immortalare questa giornata: è “Una finestra sulla vita”.