UN GIROTODONDO “A TESTA ALTA” PER RICORDARE LA STRAGE DI CAPACI (GALLERY)

 

Molti di loro non erano neppure nati quando la bomba esplose a Capaci, segnando una tragica linea di non ritorno nella lotta alla mafia. Il prezzo pagato dal giudice Giovanni Falcone, dalla moglie Francesca Morvillo e dagli agenti della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, non è stato vano. Ancora dopo vent’anni quella ferita nel cuore degli italiani e dei siciliani è un monito costante, un impegno per molti, nel perseguire la legalità e scegliere di lottare concretamente contro la cultura delle mafie. Di chi, utilizzando il potere, non solo criminale, fa affari a svantaggio della giustizia sociale.

Sensibilizzare i più giovani è uno degli impegni dell’Osservatorio Lucia Natoli, che quest’anno ha organizzato diversi appuntamenti, partendo da un colorato e partecipato “girotondo” in Piazza del Popolo. Molti i bambini che, indossando una maglietta dedicata al magistrato –eroe, hanno dato vita ad un momento di festa e di speranza.

E ai più giovani si è rivolto oggi anche l’assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale, il messinese Mario Centorrino, che ha partecipato a Palermo ad un incontro con gli studenti del Convitto nazionale ”Giovanni Falcone”.

”Mafia non e’ solo Cosa nostra – ha detto –  e’ la cultura del sopruso, l’accettazione della prevaricazione, e’ l’atteggiamento omertoso di fronte alla violenza, l’indifferenza verso chi non rispetta le regole. La lotta alla cultura mafiosa deve avvenire giorno per giorno, con impegno e perseveranza soprattutto nei confronti dei piu’ giovani, attraverso comportamenti edificanti e volti alla formazione di una coscienza civile. Per questo il ruolo della scuola e’ fondamentale per contrastare il formarsi e il diffondersi di questa sorta di malattia sociale che e’ la mafia”.

Le manifestazioni per ricordare Falcone prevedono stasera alle 18.00 una marcia silenziosa a cui, oltre all’Osservatorio Lucia Natoli, hanno aderito numerose realtà politiche ed associative da Addio Pizzo all’associazione Antiracket messinese, dalla Cgil al Pd.

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