“Il contratto di servizio, oggi finalmente realtà, venga al più presto portato al voto del Consiglio comunale ma prima occorre la revoca definitiva della delibera di liquidazione del febbraio 2012 . Non possiamo pensare di rilanciare un’azienda su cui ancora pende una procedura di liquidazione”. Interviene così, l’Or.Sa, in una nota relativa all’Atm di Messina, chiedendosi quali siano i reali progetti che l’esecutivo comunale ha in serbo per la municipalizzata di via La Farina.
“Giudichiamo positivamente il contratto di servizio Atm e ne auspichiamo l’approvazione in Consiglio comunale – ribadiscono i vertici sindacali – ma prima del voto in aula si superi ogni ‘equivoco’ sul percorso di messa in liquidazione dell’azienda e si annulli la delibera Buzzanca del 14 febbraio 2012 che invece viene integralmente richiamata nel nuovo atto della giunta Accorinti. L’Amministrazione faccia chiarezza su quale futuro assetto societario vuol dare all’Azienda Trasporti e mantenga la promessa di una società interamente pubblica”.
Secondo l’Or.Sa, il contratto di servizio recentemente stipulato rappresenta un passo avanti importante: “Finalmente una scommessa che può dare prospettive concrete ad un’azienda ancora in difficoltà, una prima risposta all’utenza e ai lavoratori, e per questo auspichiamo trovi presto l’approvazione del consiglio comunale”. “Ci inquieta tuttavia – continua Michele Barresi, segretario Or.SA Trasporti – che venga richiamata, sia nella delibera di giunta votata il 22 gennaio scorso che ne determina l’approvazione e sia all’articolo 5 del contratto di servizio, come possibile causa di ‘risoluzione anticipata’, la conclusione del processo amministrativo indicato nella tristemente famosa delibera del Consiglio comunale 11/C del 14 febbraio 2012 che stabiliva, durante l’amministrazione Buzzanca, il percorso di messa in liquidazione dell’Atm e la costituzione di una Spa”.
Già nel dicembre 2013, l’Or.Sa chiese all’amministrazione Accorinti di fare chiarezza su quale assetto societario si volesse dare realmente all’Azienda Trasporti Municipalizzata, chiedendo un atto politico che portasse al superamento della delibera di liquidazione del 2012 e garantisse , “così come era nel programma originario di questa amministrazione, la natura interamente pubblica dell’azienda e del servizio di trasporto cittadino”. “A distanza di oltre un anno – continua Barresi – constatiamo che nessun atto formale è stato posto in essere rispetto ad una delibera di liquidazione che ha in questi anni penalizzato l’Atm e che ancora oggi viene mantenuta come una spada di Damocle sul futuro dell’azienda”.
“Chiediamo pertanto – conclude – che l’Amministrazione faccia subito chiarezza, prima che il contratto di servizio arrivi al voto dell’aula, e spieghi quale sia il significato di predisporre un piano industriale ambizioso e un contratto di servizio entrambi triennali, che rappresentano un sicuro volano di rilancio per l’azienda, lasciando al tempo stesso il futuro dell’Atm appeso ad una ‘possibile liquidazione’ che rappresenterebbe sia una iattura per l’azienda, sia la negazione di quanto detto in campagna elettorale dal Sindaco Accorinti”.