Saranno soggetti a revisione gli appalti relativi al servizio di trasporto e di assistenza nei confronti degli studenti disabili. Lo ha deciso la Provincia regionale di Messina, ieri, stabilendo anche il pagamento diretto dei lavoratori delle cooperative, rimasti all’asciutto. La deliberazione è il frutto dell’incontro di ieri, a palazzo dei Leoni, tra il commissario straordinario della Provincia di Messina, Filippo Romano, e i rappresentanti sindacali. Obiettivo, fare il punto sull’attuale situazione relativa alla gestione dell’affidamento dei servizi di assistenza igienico personale e trasporto degli studenti disabili delle scuole secondarie della provincia di Messina. Al confronto hanno preso parte la dirigente della decima direzione della provincia, Silvana Schachter, i funzionari del servizio Politiche Sociali e una delegazione di lavoratori che ha esposto le varie problematiche lavorative.
L’incontro è stato sollecitato dai sindacati Cgil, Cisl e Fiadel per stigmatizzare le disfunzioni rilevate che interessano sia i lavoratori che l’utenza: per quanto riguarda i primi vengono evidenziate varie inadempienze contrattuali, più volte rese note dalle parti sindacali sia con i datori di lavoro che con l’ente appaltante; per ciò che interessa l’utenza, sia da parte delle famiglie che delle scuole sono pervenute ripetute segnalazioni circa disfunzioni e disservizi, soprattutto inerenti il servizio di trasporto.
Al riguardo gli uffici provinciali preposti hanno evidenziato che, “a fronte di ampie discussioni e chiarimenti, forniti in occasioni di precedenti incontri con i sindacati e le cooperative nonché di ripetute note di precisazione e segnalazione di disservizi, le cooperative hanno proseguito la gestione ignorando le indicazioni impartite sull’impiego dei lavoratori previsto dal capitolato, agendo spesso in senso peggiorativo sulla qualità dei servizi”. Inoltre, “non hanno garantito fin qui la regolarità del pagamento degli stipendi e non hanno stipulato ancora i nuovi contratti, mentre hanno proceduto alla riduzione delle ore di lavoro con la motivazione infondata che ciò era stato richiesto dall’ente appaltante”.
Nel corso della riunione, i responsabili di palazzo dei Leoni hanno evidenziato che “i procedimenti di aggiudicazione delle cinque gare non sono stati ancora definiti e che, pertanto, non si può non tenere conto in questa fase delle disfunzioni e dei disservizi evidenziati, per cui è stata prospettata l’adozione di opportuni ed inderogabili provvedimenti a tutela del servizio e degli stessi lavoratori”. A fronte di tale situazione, sia le parti sindacali che l’ente provincia concordano nel ritenere “indispensabile una revisione degli appalti, aggiudicati in via provvisoria alle ditte su menzionate, nonché la necessità di procedere direttamente al pagamento delle spettanze dei lavoratori per i servizi resi”.