Dopo gli schemi di transazione, la Giunta ha approvato oggi, giovedì 22, le integrazioni al piano di riequilibrio e adotta lo schema di contratto di servizio ATM da sottoporre al Consiglio comunale.
“A seguito delle novità intervenute dal 2 settembre ad oggi, – ha evidenziato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Guido Signorino, – come attendevamo, molti elementi rendono adesso il piano di riequilibrio ancora più robusto, sostenibile e credibile, facendone un possibile strumento per il rilancio delle attività in città.
Gli elementi nuovi riguardano: 1) la durata del piano e il connesso incremento di risorse disponibili; 2) la possibilità di utilizzare le risorse pubbliche per il soddisfacimento immediato dei crediti; 3) l’evoluzione di una parte del contenzioso in direzione favorevole all’amministrazione.
“Nel complesso il piano dispone adesso di maggiori risorse – si legge in un comunicato ufficiale – con un minor assorbimento potenziale o latente. Inoltre il lavoro svolto nel 2014 consente di rispettare gli impegni che erano stati preventivati, dando credibilità alla manovra di riequilibrio che è stata posta in essere.
Se verrà approvato il piano di riequilibrio, il Comune è in grado di offrire ai suoi creditori (circa 13.500 soggetti) il pagamento delle spettanze dovute fino a 50.000 euro, potendo saldare la rimanente parte entro il 2016 (dietro accordo transattivo) o, in alternativa, dilazionando il dovuto per l’intera durata del piano (fino al 2023).
L’approvazione del piano consentirà dunque di sbloccare i crediti in tempo brevissimo, favorendo fornitori, aziende, professionisti e singoli cittadini che potranno ricevere il dovuto perché, come voluto dall’amministrazione Accorinti, i trasferimenti del Governo sono adesso utilizzabili proprio per pagare le transazioni del piano di riequilibrio.
Inoltre – ha proseguito il vicesindaco – i dati contabili dimostrano che il Comune è in grado di onorare gli impegni assunti col piano per l’anno 2014. Il bilancio, infatti, accantona le somme dovute e mostra che gli obiettivi di risparmio strutturale maggiormente qualificanti sono stati raggiunti.
Nel corso del 2014 si sono registrati circa 3,5 milioni di maggiori entrate (contrasto all’evasione).
Allo stesso modo, la bolletta dei consumi elettrici del 2014 è stata di 3,5 milioni inferiore rispetto a quella del 2013; il beneficio di cassa di tale economia andrà a regime nel 2015, ma la fuoriuscita dal regime di salvaguardia e la revisione tecnica e delle utenze conferma un risparmio consolidato del 35% sul costo dell’energia elettrica.
Anche le economie programmate sul costo del personale e sul costo dei fitti passivi sono state realizzate e, consolidate nei bilanci futuri, costituiranno parte dei risparmi strutturali che garantiscono il piano di riequilibrio. Il varo del PAES, il rilancio dei servizi, la riduzione di alcuni impegni, i piani di risparmio ci rendono possibile utilizzare il piano come uno strumento di opportunità per la città.
Il piano di riequilibrio offre dunque ad oltre 13.500 creditori del Comune la possibilità di ottenere le spettanze attese e, per questa via, recuperare risorse fino a questo momento bloccate; si tratta di un utilissimo impulso alla domanda locale, che raggiunge oltre il 10% delle famiglie del Comune. Il piano, inoltre, costruisce appositi ”fondi di garanzia” adeguati a fronteggiare l’eventuale debito potenziale a seguito della chiusura dei contenziosi in essere. L’andamento recente delle controversie giudiziarie evidenzia una maggiore capacità dell’ente di resistere positivamente in giudizio e accredita le valutazioni compiute nel piano di riequilibrio, caratterizzate da atteggiamento prudenziale e conservativo.
Nei prossimi mesi procederanno nuove iniziative miranti ad ulteriori miglioramenti e alleggerimenti del piano.
Naturalmente, onorare un debito passato significa sostenere un sacrificio nel presente, ma questo sforzo per un verso va finalmente incontro alle legittime aspettative di moltissimi cittadini e operatori economici e, per un altro verso, consente a questi di rivitalizzare indirettamente l’economia locale. Insomma, – ha concluso Signorino – l’aver coniugato in questo periodo da parte dell’amministrazione un’azione politica positiva di modifica della normativa nazionale sul ”predissesto” con l’avvio di una credibile ed equa sostenibilità del bilancio ha modificato il piano di riequilibrio da strumento di pura austerità e rigore ad elemento di opportunità per il sostegno al rilancio dell’economia cittadina”.