Ci lasciava quasi dieci anni fa, parlando di calcio e del suo Genoa, come lui stesso aveva curiosamente pronosticato, Franco Scoglio: l’indimenticabile allenatore di Lipari, noto anche come il professore per la sua laurea in Pedagogia e la sua attività di insegnamento a Palmi, è ancora un dolce ricordo nella memoria del tifo giallorosso. Il suo cuore diviso a metà, tra la Liguria e la Sicilia: con Genoa e Messina infatti le sue esperienze da allenatore più belle. In riva allo stretto dal 1984 al 1988, con la storica promozione in B nel 1985; poi l’altrettanto importante parentesi a Genova, dove alla guida del Grifone conquista nel 1988 la promozione in Serie A.
Dieci anni di vita li ha compiuti lo stadio San Filippo, impianto che porta il nome del rione in cui è stato costruito ma che a breve potrebbe cambiare denominazione: stadio “Franco Scoglio” appunto, in onore al compianto allenatore eoliano. L’iniziativa partì nel 2006 per volere del comitato “Gli amici di Franco Scoglio”, guidato dall’attuale vice presidente dell’Acr Messina Nicky Patti, ma le complicanze relative all’iter burocratico non permisero mai al progetto di vedere la luce; esiste di fatto un impedimento legislativo, dal momento in cui la materia della toponomastica è regolata da una precisa legislazione la quale prevede che debbano passare 10 anni dalla morte per poter intestare ad un personaggio una via o un luogo di interesse pubblico, salvo rarissimi casi.
Nella giornata di ieri, a distanza di sette mesi circa dalla scadenza del decennio della dipartita di Scoglio, il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato ha presentato un’istanza nella quale, oltre a chiedere l’intitolazione della Curva Nord a Tonino Currò, morto allo stadio Giovanni Celeste pochi giorni dopo quel maledetto 17 giugno durante Messina – Catania e la tribuna stampa a Piero Zagami, giornalista della Gazzetta del Sud scomparso il 2 febbraio del 2005, spinge anche nei confronti del Prefetto per una deroga circa il cambio di denominazione dello stadio, in anticipo di sette mesi appunto dalla naturale scadenza dei 10 anni voluti dalla legislazione.
Ai microfoni di MessinaOra.it è lo stesso Interdonato a spiegare i dettagli e le tempistiche dell’iter: “A mio avviso la commissione toponomastica ha erroneamente bocciato, in precedenza, l’istanza sulla denominazione perchè ancora oggi non sono passati i dieci anni dalla morte, ma ad esempio a Milazzo qualcosa del genere è già accaduto. In fondo la commissione deve solo approvare, po il prefetto può valutare per meriti eventuali deroghe, che possono essere concesse per medaglie d’oro, al valore, meriti sportivi o comunque per l’apporto di prestigio alla città o alla Nazione. La commissione si riunirà a Febbraio, poi il Prefetto dovrà valutare”. La palla passerà dunque, qualora la commissione toponomastica dovesse avallare la richiesta, a Stefano Trotta.