Sulla questione “trasporto pubblico”, i cui disservizi avevamo segnalato nei giorni scorsi sulle colonne del nostro giornale, interviene oggi, con un’interrogazione rivolta all’assessore al ramo, il consigliere Carlo Cantali. Il membro del gruppo “Felice per Messina” punta il dito contro “l’assenza pressoché totale del servizio di trasporto pubblico” che i cittadini residenti nelle zone periferiche hanno denunciato in questo mese. Interpellato in merito ad una segnalazione analoga che aveva raggiunto la nostra redazione, l’assessore Gaetano Cacciola, venerdì scorso, si era detto non poco preoccupato e ci aveva comunicato – raggiunto telefonicamente – di essere a conoscenza di tali disagi (con specifico riferimento a quelli generati, in capo a chi risiede nei villaggi, dalla mancanza o discontinuità delle corse dei bus) in merito all’origine dei quali avrebbe cercato di fare chiarezza, insieme con il dott. Giovanni Foti. Il neo direttore generale di Atm (incaricato a maggio scorso) è menzionato nell’interrogazione di Cantali, il quale ritiene che la sua “onerosa assunzione ad oggi non ha comportato alcun miglioramento rispetto alle gestioni precedenti, anzi ha contribuito ad un significativo aumento dei costi di gestione con un ingiustificato ricorso – nonostante le risorse interne – all’utilizzo di risorse esterne”.
Il consigliere chiede all’amministrazione quali misure abbia pianificato o intenda adottare al fine di garantire un “servizio dignitoso” ad anziani, studenti e specificatamente a quei cittadini delle periferie che non possono usufruire di propri mezzi per spostarsi nell’area urbana e accende, altresì, i fari sulla questione scuola bus, interrogando l’Esecutivo sulla pianificazione del servizio che lascerebbe fuori la fascia nord della città, riservandolo invece alle sole “fasce deboli” della zona sud.