A Toys Orchestra inaugurano i live show del 2015, e sullo Stretto è “Butterfly Effects”

Sabato 3 Gennaio,  il concerto dei campani A Toys Orchestra non ha avuto solo il merito di inaugurare al meglio la nuova stagione di concerti firmata Retronouveau, ma il loro passaggio in terra sicula ha contribuito a dar vita alla prima puntata del nuovo anno di Balcony TV Messina e, per non farci mancare nulla, un grande contributo alla nostra rubrica Musiclife grazie ad un’intervista, la prima del nuovo anno,  sfociata in una piacevole chiacchierata con Enzo e Raffaele, rispettivamente cantante chitarrista, il primo, bassista e chitarrista il secondo, anche  se i ruoli contano fino ad un certo punto quando si parla di A Toys Orchestra vista la propensione dei 5, Enzo, Raffele, Ilaria, Andrea e Julian, a scambiarsi ripetutamente postazioni e strumenti sul palco.

Quindi, se queste sono le premesse, ci attende un 2015 ricco di sorprese ed eventi, anche se siete tutti autorizzati a compiere i dovuti scongiuri. Non sono più una sorpresa, invece, gli A Toys Orchestra, in tour per promuovere “Butterfly Effect”, l’ultimo ottimo disco distribuito da “Urtovox Records”,  in grado, come sempre,  di dispensare al pubblico confetti colorati sotto forma di brani musicali dalle varie sfumature sonore e di colore, visto e considerato che un loro concerto rappresenta un live show in piena regola caratterizzato da luci abbaglianti e multicolor, strobo e chi più ne ha più ne metta.

Colori che si fondono con la musica e con i 5 rigorosamente sempre in controluce formando delle sagome che sembrano provenire da altri pianeti  – “perché in questo tour abbiamo deciso  di curare molto anche la parte visiva” – sono le parole di Raffaele Benevento quando, lungo il tragitto che porta ad un noto hotel della città, scambiamo due chiacchiere dopo aver registrato la puntata di Balcony Tv.

Siete la prima band che suona al Retronouveau nel 2015 ed anche i primi a registrare una puntata di Balcony Tv Messina nel nuovo anno,  pensate un pò che responsabilità ! (risate…) mentre il 2014 come è andato ?

Enzo:  il 2014 per noi è stato un  anno intenso  dobbiamo ammettere, un anno dove abbiamo scritto un disco  e abbiamo fatto concretamente  qualcosa  d’importante per le nostre storie personali e artistiche.  Quindi a differenza di chi bestemmia contro gli anni appena trascorsi per noi, con i suoi alti e bassi, il 2014  è stato veramente un anno ottimo.

Raffele:  Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel 2014, realizzare un disco all’estero con un produttore scelto da noi,  per poi metterci in viaggio.  Ci siamo riusciti.

Andiamo subito al sodo:  avete registrato “Butterfly Effect” che sta andando alla grande e che per quanto mi riguarda riprende il discorso interrotto con  “Technicolor Dreams” aggiungendo qualcosa di nuovo, che dite ?

Enzo:  si è vero, avevamo voglia di sperimentare ed in questo caso abbiamo, a differenza del periodo di “Technicolor Dreams”,  spinto più su i sintetizzatori. Però, anche grazie alla nostra esperienza all’estero, abbiamo cercato di non ripercorrere una via, una strada diciamo, già battuta in  precedenza.

Ecco, ma come è stato registrare a Berlino con un professionista come Jeremy Glover  (Crystal Clastles, LIars, IAMX) ?

Enzo:  fantastico!  Era un pò quello che volevamo fare,  registrare un disco fuori dall’Italia anche per uscire un pò dalla sicurezza del nostro stagno.  Sai… magari per convogliare la tensione verso , come dire, un’attenzione maggiore su ciò che stavamo facendo anche musicalmente.  Berlino poi,  è proprio il posto giusto per registrare un disco e non ha bisogno di presentazioni sotto certi aspetti.  Per quanto riguarda Jeremy, devo dire che  è stata una scelta che si è rivelata sempre più azzeccata.  All’inzio già eravamo molto felici di poter lavorare con lui,  in studio poi abbiamo capito che era veramente la scelta giusta.  Ha sentito subito “suo” il disco e ci ha spinto oltre, spesso credendo in certe cose anche più di noi.

Raffele: si,  anche perché era un disco difficile, con una produzione abbastanza complicata quindi lui ha lavorato moltissimo da subito, ha puntato moltissimo sulla qualità sin dalla  fase di ripresa degli strumenti. Aveva già questo suo “quadro” in  mente di come doveva venir fuori il prodotto finito e non ha fatto altro che agevolare il nostro lavoro mettendoci a nostro agio.

Enzo: una cosa importantissima che secondo me ha fatto Jeremy è che “Butterfly Effect” è un disco che ha dei presupposti più “danzerecci” o, non so, elettronici, comunque quel tipo di feeling che spesso può apparire plasticoso e patinato mentre Jeremy è stato bravo a sporcare il tutto e a rendere tutto più acido, per noi il disco suona “vivo”.

Enzo,  prima tu parlavi di voglia di confrontarsi con qualcosa di diverso, lo avete fatto nel disco registrandolo all’estero ma  anche nei vostri tour visto che spesso suonate fuori dai confini italiani ,soprattutto dopo aver pubblicato la raccolta “ An introduction to…”. Ecco, ma esistono effettivamente delle differenze sostanziali tra l’italia e il panorama estero, soprattutto in ambito live ?

Raffele: Si ci sono delle differenze, ma come esistono delle differenze tra paese e paese,  non sappiamo se queste differenze sono migliori o peggiori, posso dire personalmente solo che è “diverso”, si percepisce anche nel modo di vivere che trovi negli altri paesi, magari nel modo di seguire i concerti ma finisce li.

Enzo: si concordo con Raffele,  esistono delle differenze come anche tra regione e regione.

Parlando di regioni, voi avete effettivamente un grande feeling con la Sicilia, vi piace proprio ammettetelo ? (risate…)

Enzo:  La Sicilia per noi è un luogo unico, un luogo dove trovi grandi eventi, grande cultura, tradizione da sempre ! venirci per noi è qualcosa di meraviglioso e non perchè siamo qui a parlarne con te, noi veniamo sempre a suonare qui ma, soprattutto, veniamo sempre felici di poter tornare qui in Sicilia.

Raffele: Pensa che noi appena pubblichiamo un disco e devono uscire le date per il tour siamo li per aspettare le date siciliane.  Abbiamo un sacco di amici qui in Sicilia, persone conosciute suonando, quindi per ovvi motivi è bello tornare qui. Poi il nostro manager, con cui lavoriamo da 10 anni, è palermitano quindi come ben capirai siamo legati a questa terra sotto vari aspetti.

Nel frattempo  siamo giunti a destinazione, saluto i ragazzi dandogli appuntamento per il concerto.  Sarà sul palco che gli A Toys Orchestra  spiegheranno effettivamente  al pubblico accorso le sonorità di Butterfly Effect ripescando anche qualche piccola perla del passato.  La musica è veramente un linguaggio universale e non necessita di eccessive spiegazioni, basta ascoltare.

 

Francesco Algeri (@fralgeri)

Foto di Antonio Triolo 

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