“Il bilancio di previsione è un documento di pianificazione economica e di programmazione politica che viene approvato annualmente dal Consiglio comunale su proposta della Giunta. All’interno dei documenti che compongono il bilancio comunale, ha una funzione autorizzativa in quanto stabilisce ex-ante l’entità, la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà sostenere nel corso dell’anno e le relative modalità di finanziamento, attraverso la programmazione dell’entità, della natura e della provenienza delle entrate. Il carattere autorizzativo del bilancio di previsione deriva dalla volontà del legislatore di subordinare le scelte finanziarie degli enti locali al preventivo consenso popolare, espresso attraverso il voto di delibera del Consiglio”, questa è la pura e semplice definizione della principale enciclopedia on line; anche uno stolto privo di causa cognita comprenderà dunque che previsionale significa che va approvato prima (come anche lo scorso anno ci eravamo trovati a scrivere, puntualizzando l’ovvio).
Di per sè non ci vuole un manuale per capire che votare un preventivo che parla al futuro quando quel futuro si è già consumato ed è diventato passato, è un nonsense clamoroso, Ma transeat: le cattive abitudini sono difficili a morire e Palazzo Zanca non fa eccezione, tutt’altro.
Messa da canto l’ipotesi- circolata nei giorni scorsi- della possibilità di rimandare la votazione alla prima parte di gennaio, rimbalzato il dibattito dall’Aula alla commissione convocata d’urgenza per poi fare riapprodare in consiglio l’atto con tanto di maxi emendamento (vero casus belli che ha determinato il prolungarsi ulteriore dei tempi), in enorme ritardo anche rispetto all’orario stabilito per l’ inizio dei lavori disposto dalla Presidenza, poco prima dello scadere dell’anno, senza alcuna sorpresa, i consiglieri superstiti (quelli che non hanno lasciato il Comune prima della chiusura ufficiale della seduta) hanno approvato il bilancio di previsione.
C’è stato chi, tra i presenti, ha detto il proprio no: i “fuoriusciti”( da CMdB) Nina Lo Presti e Gino Sturniolo; i democratici Antonella Russo, Simona Contestabile e Daniele Zuccarello; astenuti invece la presidente Emilia Barrile e Angelo Burrascano (Il Megafono); 16 i voti favorevoli . In Aula c’era mezza amministrazione, compresi il sindaco che ha illustrato la delibera, e il suo vice con delega al bilancio. Assenti Perna, Panarello e Mantineo.
“Giustificati” (cosa vorrà mai dire?) Vaccarino Cucinotta e Sindoni (Pd), Crisafi (Ncd); Gioveni (Udc); e Interdonato (Dr). Se ne va, tra l’indignazione e le accuse di mancanza di rispetto (ribadite a mezzo social poco prima delle 20), la capogruppo del Nuovo CentroDestra, Daniela Faranda.
Il sindaco Accorinti, stando a quanto riportato, avrebbe garantito che per il 2015 il previsionale sarà presentato al consiglio entro il primo semestre dell’anno: staremo a vedere!