Salone abiti da sposa nel parcheggio Zaera, ma salta perché dopo 3 mesi non ci sono tutti i permessi

Se il parcheggio non decolla troviamogli un’altra destinazione d’uso: questa sembra essere stata la considerazione che l’Atm avrebbe elaborato, prima di dare il proprio ok alla realizzazione del salone espositivo Città Degli Sposi, che avrebbe dovuto essere ospitato nel parcheggio Zaera dal 19 al 21 dicembre prossimi. Un “ok” incompleto e un condizionale d’obbligo, se vogliamo dirla tutta. Infatti, la scorsa settimana, l’organizzazione avrebbe avvisato gli espositori che avevano già aderito all’iniziativa di un dietro front dovuto alla mancanza di tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari. “Evidentemente non bastano tre mesi per organizzare un evento in questa città: a Messina chi prende iniziative viene avversato”, dichiara Franco Maricchiolo, curatore della rassegna “Città degli sposi” che sta facendo discutere per via dell’insolita location prescelta.

Una tre giorni annunciata già con tanto di brochure diffusa per promuovere l’appalto degli spazi a disposizione: “Costi di partecipazione 100 euro al metro quadro più 100 euro di quota di iscrizione fissa per pulizie, luce, siae, ecc”, così si legge nel materiale informativo. La domanda sorge spontanea: se proprio si cercava uno spazio grande, munito di parcheggio e ampio a sufficienza, perché non puntare al quartiere fieristico? “Perché mi è stato negato per incompatibilità con un altro evento tipo logicamente simile che si svolgerà in gennaio”, prosegue l’imprenditore che da questa vicenda, ammette d’averci solo perso. L’impegno assunto per ottenere il multipiano Zaera nei giorni che precedono il Natale sarebbe stato di versare una somma pari agli introiti possibilmente ottenuti da un sold out di uno dei piani del parcheggio come se fosse stato pieno per quattro giorni consecutivi; dal canto loro, i visitatori avrebbero utilizzato, a loro spese, un altro dei livelli per posteggiare i propri mezzi e così, non soltanto l’Atm non avrebbe perso un centesimo, ma avrebbe avuto dei guadagni ad oggi nulli e, in qualche modo, si sarebbe – sempre secondo l’intervistato – contribuito ad educare il messinese all’uso di quell’area che ad oggi non ha ancora riscosso grande successo tra gli automobilisti.

L’atteggiamento di Atm e palazzo Zanca però non appare strategicamente coerente rispetto a questa situazione perché, di fatto, se persino durante il ponte dei morti si erano arginati gli spazi circostanti la zona per evitare soste selvagge in favore della fruizione del nuovo parcheggio, inaugurato con tanto di festeggiamenti e (auto) celebrazioni, forse la creazione di nuovi incentivi a scopo quasi pedagogico non passa dall’affitto di un piano per usi alternativi.

“Nessuno ha chiesto favori a nessuno, né tanto meno qualcuno me ne avrebbe fatti concedendomi quell’area”, asserisce Maricchiolo che sottolinea come eventi simili si svolgano anche nella nostra provincia con risultati interessanti (e fa riferimento ad una rassegna espositiva svoltasi al Lumbi di Taormina con ottime ricadute economiche sul territorio ionico). “Non conoscevo Manna, né Cacciola, né Pizzino, né Foti: nessuno di questi signori”, ci tiene a puntualizzare. ” Ho trovato gente molto disponibile e attenta”, ma non è stato sufficiente, giacché “la penultima autorizzazione mi è arrivata solo il 2 dicembre e a seguire me ne sono state richieste ulteriori. Non ci sarebbero proprio più i tempi per mettere in piedi un’iniziativa ben fatta”, conclude con rammarico (che è un eufemismo bello e buono, chiaramente).

Della faccenda parcheggio, in realtà, si era già interessata la consigliera comunale Daniela Faranda il mese scorso. Con un’interrogazione del 24 novembre scorso, infatti, la capogruppo del Nuovo CentroDestra chiedeva ragguagli all’Amministrazione circa questa stravagante iniziativa di concedere lo Zaera per un evento dedicato al settore matrimoniale; interrogazione scritta che, neanche a dirlo, non ha avuto risposta.

Che ne sarà (quando o dove) dell’iniziativa non è attualmente dato sapere: probabilmente si tornerà a discuterne poco dopo aver tolto luci e palline colorate dai nostri alberi ma se davvero, finalmente, Messina dimostra di essere così attiva e interessata ad eventi di diverso numero, caso e ordine, piuttosto che ricavare stand tra i corridoi del parcheggio multipiano, si potrebbe pensare a rimettere a norma il mastodontico quartiere fieristico dotato di ampi spazi, parcheggi, centralità e aree suddivisibili in modo da metterlo finalmente a norma, a pieno regime e soprattutto appetibile per le aziende che non di rado disdegnano proposte che riguardino quell’area data l’incuria e la fatiscenza dei suoi spazi.

Insomma, in città non è che le possibilità non ci siano ma evidentemente qualcuno trae benefici dal degrado e l’abbandono di risorse che invece andrebbero valorizzate… qualcuno che di certo non è la cittadinanza… (@eleonoraurzi)

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