“Solo a Parigi e non altrove-una guida sentimentale” è il romanzo di debutto dello scrittore messinese Luigi La Rosa, edito Ad est dell’equatore. Tra la saggistica ed il romanzo di formazione, un’opera dedicata al culto estetico di Parigi, culla di amori più o meno infelici e delle storie di 53 artisti che hanno ricamato la propria esistenza ed il proprio talento sulla capitale francese, capace di essere fonte di ispirazione ma anche spietata amante. Una dedica d’amore alla città che fu patria dell’arte mondiale e nella quale oggi La Rosa ripercorre, tra curiosi aneddoti frutto di una fitta documentazione, le vite di Salvador D’Alì, Charles Baudelaire, Gustave Moreau, Claude Monet, Amedeo Modigliani, Edith Piaf, Vincent Van Gogh e tanti altri, legando ognuna delle vicende alle fermate della metro cittadina e indicando con esattezza i luoghi che ne hanno fatto da cornice, in una sorta di toponomastica sentimentale; grande spazio inoltre alle donne vittime della cultura dominante, artiste oscurate dalla fama altrui ma che avrebbero meritato maggiore riconoscenza. E poi la storia nella storia, quella con Bruno, una fitta e coinvolgente narrazione che tesse le fila della trama romanzata e che riserva un finale inaspettato ai lettori. Solo a Parigi e non altrove, ne parliamo direttamente con il suo autore, in questa piacevole chiacchierata.