Ha fatto solo quello che andava fatto. Ne è pienamente convinto Giuseppe Martelli, componente dell’ultima e per questo storica Giunta della Provincia di Messina, dopo che stamattina ha rischiato di finire perfino dentro pur di fare multare un’auto in divieto di sosta. Nemmeno a farlo a posta, un’auto della Polizia provinciale.
Martelli, che ha ricoperto in passato anche il ruolo di consigliere provinciale, per trovare parcheggio nella zona in cui lavora, questa mattina, “come ogni altra”, si è ritrovato a girare in lungo e in largo attorno a corso Cavour per circa un’ora. “Ripercorrendo più volte le stesse strade – dice – mi sono sono accorto di una macchina della polizia provinciale parcheggiata ad angolo da diverso tempo, davanti allo scivolo dei disabili, nei pressi dell’ufficio postale. All’interno non c’era nessuno”.
Sono più o meno le 11 quando, nei paraggi, Martelli avvista un vigile urbano. Una donna: “Le ho chiesto se in quel punto di poteva posteggiare. Mi ha risposto di no. Allora le ho chiesto di multare quell’auto e mi ha risposto che non poteva”. Cosa che ha fatto andare su tutte le furie l’ex assessore: “Ho minacciato che se al mio ritorno non avessi visto la contravvenzione avrei chiamato i carabinieri, che mi sarei rivolto alla Procura della Repubblica. Il vigile a quel punto ha reagito, avvisandomi che stavo compiendo un oltraggio, rivolgendomi a quella maniera. Successivamente, tuttavia, ha fatto una telefonata e ha verbalizzato la vettura della Polizia provinciale”.
Che abbia chiesto lumi a qualcuno posizionato più in alto nella scala gerarchica? Fatto sta che il risultato ottenuto scatena la gioia a i complimenti dei passanti. Complimenti che Martelli rigetta: “Dovremmo comportarci tutti così. E’ un problema di giustizia, queste discriminazioni devono finire. Nessuno – conclude – può arrogarsi più diritti degli altri. Nessuno”.
