“Torniamo alla Politica vera, fuori da pseudo salotti e segreterie ammuffite, torniamo a quella Politica che produce fatti concreti e prova ad incidere sensibilmente sul territorio nel rispetto delle legittime esigenze di tutti”. Lo dice Beppe Picciolo annunciando che domani non parteciperà al tavolo tecnico indetto dal sindaco di Messina sull’ospedale Piemonte.
“Vorrei far capire senza fraintendimenti perché non parteciperò all’incontro pletorico in programma domani sulla vertenza ospedale Piemonte – afferma il capogruppo del Pdr all’Ars – lo dico senza infingimenti, non credo alle mega assemblee che hanno come unico scopo quello di servire l’immagine di chi le propone, lasciando senza alcun esito la risoluzione dei problemi sul tavolo. Anzi complicando le vicende già intricate e creando aspettative a volte irrealizzabili. Come capogruppo all’Ars del Patto dei democratici riformisti, quindi espressione dell’attuale maggioranza che appoggia il Governo Crocetta, ho proposto, condiviso e votato in commissione Sanità, con il collega di partito Salvo Lo Giudice e con l’opposizione composta dai colleghi Formica e Ioppolo, il parere sul riordino della rete ospedaliera siciliana, che adesso dovrà essere recepita dall’assessore Borsellino, costringendo il mio assessore a ‘calare’ la risoluzione approvata all’interno del piano di riordino, con qualche piccolo mal di pancia da parte del Governo”.
“Siamo pertanto orgogliosi del risultato raggiunto – prosegue – che è il frutto di quella Politica reale che nasce dalla consapevolezza che il muro contro muro è distruttivo, mentre il dialogo è la conoscenza dei fatti può generare buone soluzioni per i cittadini”.
Ruolo del vero politico, secondo il deputato regionale, è mettersi in ascolto di chi si rappresenta e senza interferenze calate dall’alto decidere consapevolmente la soluzione migliore per raggiungere l’obiettivo rappresentato: “Con il Piemonte non dobbiamo fare ulteriori forzature ma attendere il naturale sviluppo del dibattito tecnico-politico che dovrà tenersi nelle sedi competenti carte alla mano! Io credo in questo modus operandi, non credo invece nell’assemblearismo o nelle soluzioni imposte con la forza a soggetti portatori di esigenze non coincidenti”.
Questo è invece quello che è accaduto negli ultimi mesi a Messina, è parere di Picciolo, “con un sindaco privo di una maggioranza in Consiglio, che ha tentato d’imporre la propria visione del mondo, ritenendosi depositario di una ‘verità assoluta’. Di assoluto invece in questo momento c’è solo la disperazione di una Comunità che aspira orgogliosamente a rialzarsi, ma che non trova risposte. Non è infatti una risposta il vergognoso tam tam di voci sull’isola pedonale, non è una risposta l’occultamento della verità contabile del Comune di Messina, non è una risposta il caos dei servizi sociali”.
Assumersi le proprie responsabilità, scegliendo senza la pressione della piazza, poiché, inseguendo gli umori della pancia, si può risolvere per un breve lasso di tempo il problema della fame. Così, secondo il parlamentare, si fa vera politica: “Senza seguire la testa è difficile trovare le giuste e durature risorse per nutrire l’organismo (sociale) ormai in gravissime condizioni metaboliche. Sull’isola, ‘che non c’è’, la mia posizione è stata sempre chiara: mantenere l’isola (anzi più isole) concordando le scelte con il Consiglio comunale, che non può essere scardinato e scavalcato dal ‘basso’, con i commercianti tutti (non solo mille o cento vetrine, ma diecimila, se potessimo!!!) e con le associazioni ed il quartiere! Credo che in un momento come quello che sta vivendo la nostra città su temi simili non ci si possa e debba dividere, ma trovare le soluzioni opportune in tempo reale e senza riaprire sterili e prolissi dibattiti che nessuno ha la voglia e la forza di ascoltare”.