L’Upea Capo d’Orlando ha la meglio sulla Pasta Reggia Caserta per 68-64 e conquista così la prima vittoria in casa. Due punti di fondamentale importanza, arrivati in una gara dura contro un avversario che al di là della classifica ha dimostrato ottimo potenziale. Non c’era spazio per il bel gioco questa sera, serviva sbattersi su ogni possesso e i ragazzi di coach Griccioli non si sono mai tirati indietro. Ottima la prova di squadra in difesa, superbo Freeman in fase realizzativa, ma importante anche il capitano Matteo Soragna nei minuti finali.
Upea Capo d’Orlando – Pasta Reggia Caserta 68-64 (12-13, 30-28, 45-46)
Upea Capo d’Orlando: Archie 12, Freeman 27, Hunt 2, Basile, Soragna 9, Nicevic 6, Pecile 5, Karavdic ne, Burgess 7, Strati ne. All.: Griccioli.
Pasta Reggia Caserta: Howell 3, Gaines 14, Mordente 3, Young 20, Tomassini, Michelori 10, Sergio, Tealdi ne, Moore, Scott 14. All.: Markovski.
Arbitri: Martolini, Borgioni, Caiazza.
Note – Tiri da tre: Capo d’Orlando 7/18, Caserta 8/24; Tiri liberi: Capo d’Orlando 19/21, Caserta 8/12; Rimbalzi: Capo d’Orlando 32, Caserta 31.
Dichiarazioni.
Coach Griccioli: «Non so esprimere quanto io sia contento, ancora adesso sono colmo di tensione. Abbiamo fatto una gara brutta in attacco, abbiamo perso delle palle. Ci siamo sbattuti in difesa, abbiamo costruito la vittoria partendo dalla difesa e questa è la cosa più importante. Oggi dovevamo comportarci così, sbattendoci e lottando tutti insieme, l’abbiamo fatto e abbiamo vinto. Abbiamo tirato i liberi con il 90% e questo è un dato che particolarmente significativo per noi. Abbiamo lottato anche contro noi stessi, perché la voglia di fare e migliorare talvolta ci aveva anche frenato. Siamo stanchi, ma la felicità della prima vittoria in casa ce la fa pesare il giusto. È vero siamo ancora senza un americano, ma questo dimostra che il gruppo c’è e che siamo uniti. Meritavamo anche 2 punti in più, perché abbiamo anche rischiato di vincere anche senza due americani».
Coach Markovski: «Malgrado difeso discretamente ci è mancata la lucidità, molti dei nostri hanno giocato quasi 40’ minuti. MI aspettavo una partita cosi dura, ma non potevo immaginare di finire senza Howell. Questo ci ha creato dei problemi. Young ha giocato 40’ perché me l’ha imposto la partita, senza Howell ho alternato Young sia da 3 che da 4. Non esiste un problema mentale per questa squadra, io stasera non ho notato nulla di questo. Abbiamo dato quello che potevamo nelle nostre condizioni, non chiedo nessuno sforzo alla società, già abbiamo analizzato la situazione prima di questa gara. Oggi ho visto i miei lottare e provare».