La colomba di Picasso, le astrazioni della Accardi, le incisioni di Arnaldo Pomodoro e, sullo sfondo, preziosi e inediti reperti archeologici come la coppa dell’Eta’ del Bronzo antico (2200-1800 a.C.) rinvenuta nel villaggio di Filo Braccio a Filicudi durante gli scavi del 2009, sulla quale un ignoto artista del tempo ha raffigurato una serie di imbarcazioni. Tra archeologia e arte moderna e contemporanea, sono le Eolie, il loro mare, la loro antichissima storia il trait d’union della mostra in programma a Lipari fino al 9 giugno, che si intitola ”Contaminazioni” dall’eta’ del bronzo alle collezioni artistiche eoliane moderne e contemporanee, e’ organizzata dal Museo Archeologico Luigi Bernabo’ Brea e vede la cura di Michele Bellamy Postiglione, Maria Clara Martinelli e Michele Benfari.
Inaugurata domenica scorsa nella Chiesa di Santa Caterina in coincidenza con l’avvio della 14esima Settimana della Cultura, e sara’ visitabile, con ingresso gratuito, fino al 9 giugno. Un’operazione curatoriale insolita per esporre due sezioni speculari e coerenti di opere d’arte moderna e contemporanea insieme a preziosi reperti archeologici. E’ il caso dell’unico esempio al mondo di coppa dell’Eta’ del Bronzo antico con raffigurazioni di barche insieme alla figura umana.
In mostra, oltre agli artisti gia’ citati, opere di Piero Dorazio, Rosario Bruno, Mario Sironi, Piero Guccione, Giuseppe Uncini, Renato Guttuso, Filippo de Pisis, Franco Gulino, Elio Marchegiani e molti altri ancora. Entrambi i gruppi di opere provengono da una piccola ma significativa presenza di collezioni di arte moderna e contemporanea nel territorio eoliano.