“Sembrerebbe, dalle ultime notizie stampa, che alla fine del mandato commissariale dell’on.le Buzzanca nascerebbero non pochi problemi per l’avvio dei lavori del nuovo Porto di Tremestieri. In pratica “scomparirebbe” come una sorta di magia la stazione appaltante per eseguire ben 80 milioni di opere. Una vera sciagura. Per i cittadini, per i traghettatori che, chissà per quanti anni, sarebbero ancora costretti a utilizzare la Rada S. Francesco. Un sacrificio veramente insopportabile” -lo scrive Saro Visicaro, del Comitato La Nostra Città.
“Insomma la questione si ingarbuglia – si legge in un comunicato – Il sindaco – commissario ha subito proposto l’intervento della Protezione Civile nazionale probabilmente per l’esperienza nella gestione dei grandi eventi e del terremoto dell’Aquila. La Protezione Civile e lo stesso Governo potrebbero poi “cedere”, per competenza riconosciuta, alcune deleghe riguardanti la parte “amministrativa e contabile” dell’appalto. Offerta certamente generosa.
Però, però, se il Comune di Messina ha persino regalato a Caronte & Tourist l’incasso e la gestione dell’Ecopass perchè adesso non supplica il ministro competente a consegnare ai traghettatori privati la funzione stessa di Stazione Appaltante. Chi più di Franza & Matacena sarebbero lieti di completare l’approdo a Tremestieri e lasciare finalmente la Rada S. Francesco e il molo Norimberga? O no?”
Intanto per il prossimo 25 aprile il Comitato, insieme ad altre associazioni, ha organizzato il sit in “Tutti in piazza per Messina. Pratichiamo la democrazia” per celebrare, con tutti i messinesi, i dodici anni dalla sua nascita.
Il sit-in, presentato la scorsa settimana in conferenza stampa, ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sui temi da sempre portati avanti dal comitato: in particolare, la questione del passaggio dei tir in città e l’eliminazione dell’amianto.