Cosenza-AcrMessina 0-0
Marcatori: \\
Cosenza:Ravaglia, Ciancio, Sperotto, Corsi(Arrigoni,56′), Tedeschi, Magli, Fornito, Caccetta(De Angelis,72′), Cori, Calderini, Alessandro(Criaco,25′).
Messina:Iuliano, Benvenga, Donnarumma, Bucolo, Silvestri, Stefani, Orlando, Pepe V., Corona(Bjelanovic,54′), Izzillo(NIgro,72′), Damonte
Arbitro:Giuseppe Strippoli di Bari, coadiuvato dagli assistenti Luca Solazzi di Avezzano e Giuseppe Scarica di Castellammare di Stabia.
Note: Ammoniti Damonte(M,14′), Bucolo(M,23′), Stefani(M,51′)
Una partita dai due volti quella giocata da entrambe le squadre nell’affascinante sfida al San Vito, accesa dalla rivalità recentemente infiammatasi in seguito allo scontro al vertice durato un campionato intero nella stagione del ritorno tra i professionisti dei giallorossi. Primo tempo acceso e vivace, con capovolgimenti su entrambi i fronti e i portieri decisivi nel salvare il risultato; secondo tempo da dimenticare, in cui le squadre hanno solo pensato a portare a casa un punto molto risicato. Aumenta, in virtù di queste considerazioni, il rammarico per il rigore fallito da Corona ad inizio partita: sarebbe bastato per portare a casa i tre punti.
La Cronaca. 4-4-2 per Grassadonia che si affida alla formazione tipo lasciando prevedibilmente Nigro in panchina. Fin dai primi minuti ritmi piuttosto alti e il Messina ha subito l’occasione per passare in vantaggio grazie all’evidente trattenuta di Sperotto ai danni di Benvenga che spinge il direttore di gara a concedere il penalty: dagli undici metri però Corona calcia con poca convinzione, debolmente e centrale, fallendo l’occasione più nitida del primo tempo. La risposta del Cosenza, insistente con le sortite offensive sulle quali la retroguardia peloritana non si fa trovare impreparata, arriva da un tentativo dalla distanza di Fornito sul quale si distende Iuliano, neutralizzando anche il tentativo su ribattuta di Calderini. Al 21’ Caccetta manca la battuta a rete da ottima posizione in area, in seguito ad un cross da calcio di punizione; al 26’ Bucolo lascia partire la bordata dalla distanza, pallone di poco a lato. Al 38’ ancora protagonista il portierone giallorosso Iuliano miracoloso per ben tre volte nei tentativi ravvicinati consecutivi da parte di Calderini, e risultato salvato. Il primo tempo scorre via quindi senza ulteriori emozioni.
Nel secondo tempo le squadre sembrano non essere più scese in campo: ritmi piuttosto bassi, spettacolo inversamente proporzionale a quanto visto nei primi quarantacinque minuti. Gli unici sussulti sono giallorossi: al 67’ Ravaglia si incespica sul pallone e per poco non regala ad Orlando l’occasione di passare in vantaggio, ma l’attaccante calcia sull’esterno della rete da posizione molto defilata; all’80’ Nigro inventa una rasoiata di prima intenzione deviata dal portiere del Cosenza e terminata di un soffio a lato del palo. Il Messina chiude la gara in attacco, seppure la manovra offensiva, assente in entrambe le squadre, si rivela ancora fin troppo sterile. All’88’ Cori strappa qualche applauso ai propri tifosi producendosi in una bella rovesciata terminata a lato.
Cosenza e Messina dunque non si fanno male, accontentandosi di un punto a testa. Eppure da questa partita probabilmente sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più, dopo i proclami di metà settimana. Prossimo appuntamento al San Filippo, contro l’Aversa Normanna, sconfitta in casa dal Lecce nell’anticipo delle 14.30.