Tobia Rinaldo: la memoria storica dei Vigili del Fuoco di Messina, nel lavoro “Pompieri e Vigili del Fuoco a Messina dal 1848 ad oggi”

Un lavoro articolato ed esaustivo quello del dott. Fabio Rinaldo nel suo ultimo testo, Pompieri e Vigili del Fuoco a Messina dal 1848 ad oggi, oggetto anche della sua tesi di laurea magistrale in Scienze politiche e sociali, presentato ieri a Palazzo Zanca.

La ricca bibliografia e la sapiente guida della prof.ssa D’Angelo, docente di storia moderna, hanno creato uno studio innovativo ed importante per ricostruire la memoria storica dei Vigili del Fuoco di Messina. Dalla ricerca attenta condotta attraverso archivi, foto, articoli di giornale, testimonianze dirette, emergono non soltanto gli elementi istituzionali di tale corpo, ma anche biografici, grazie ad un vero e proprio racconto degli “eroi delle emergenze”. “Il lavoro storico di questa storia – ha puntualizzato la prof.ssa D’Angelo – non è stato certamente facile, perché si presenta come storia per frammenti, però mostra anche la storia della società, attraverso quei piccoli interventi quotidiani che semplificano la nostra vita”.

Il passaggio da “pompiere” a “vigile del fuoco” è dettato proprio dall’esigenza di intervento statale, oltre quello comunale, per far fronte alle emergenze idro-geologiche, insieme ad un processo evolutivo degli elementi tecnici. Un importante segno del cambiamento è emerso negli anni ’60, con il piano di riadeguamento, che ha conferito al corpo dei Vigili del Fuoco il carattere civile, fino all’ulteriore svolta del 1992, anno in cui diventa parte importante della protezione civile.

Nelle pagine dedicate agli interventi nelle grandi calamità emerge anche tutta l’esperienza personale di Rinaldo, il quale ricopre l’attività di vigile del fuoco permanente. Soprattutto dalla vicenda di Giampilieri emerge un lavoro che comporta fatica e modestia, elementi che però, permettono di salvare molte vite umane.

L’ing. Alessandro Paola – comandante delle Scuole Centrali Antincendi di Roma – ha espresso, in particolare, il seguente giudizio: “Il volume del dott. Tobia Rinaldo, attraverso l’analisi dell’evoluzione storica dei vigili del fuoco, offre l’opportunità di inquadrare e conoscere le modalità con le quali il servizio di estinzione degli incendi e di soccorso tecnico alla popolazione abbia avuto la necessità di essere organizzato. La storia, ripercorsa sapientemente dalle pagine del libro, evidenzia come proprio Messina e la sua provincia insistono su uno dei territori più instabili e suscettibili di gravi eventi calamitosi. Quest’opera è dunque importante nel contesto in cui nasce, seminando nel lettore attento quella giusta e sana voglia di approfondimento delle fonti, peraltro riccamente citate anche con precisione e dovizia di dettagli. Il testo, più in particolare, rende memoria storica ai volti ed agli uomini che hanno fatto la storia dei vigili del fuoco che si sono cimentati nella gestione delle emergenze enunciate”.

L’importanza storica di un tale lavoro è stata ribadita anche dallo stesso Rinaldo, il quale ha puntualizzato che “Oggi i soccorritori messinesi e, comunque, tutti i vigili del fuoco d’Italia, hanno avuto modo di potersi riappropriare della propria memoria e della identità storica, attraverso la cronistoria dello sviluppo dell’istituzione peloritana, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, in continuo collegamento con l’evoluzione dell’Istituzione nazionale”.

Ad accogliere con entusiasmo lo studio di Rinaldo anche il Sindaco Renato Accorinti, il quale accusa apertamente le istituzioni per non aver saputo valorizzare l’operato di tali risorse, che, invece, sono indispensabili per la comunità. Cosa è necessario allora? “Prevenire – ha ribadito Accorinti – che costa molto meno di quanto pensiamo. Già ci stiamo impegnando a ripulire i torrenti che nella stagione delle grandi piogge costituiscono il pericolo numero uno per i disastri e stiamo anche ostacolando le edificazioni in zone a rischio. Per fare ciò basta l’1% di tutto quello che finora è stato speso per la tragedia di Giampilieri”.

Nel corso della presentazione, sono anche intervenuti l’ing. Antonio Rizzo, esperto del Comune di Messina per le attività di protezione civile e l’ing. Nunzio Venuti, vice comandante del Comando provinciale Vigili del Fuoco della città.

La storia, il ricordo, la memoria, tangibili anche negli occhi dei vigili in servizio, così come quelli in pensione, sono la traccia di una salvezza, la salvezza che ancora nel mondo ci sono uomini che salvano altri uomini. (Clarissa Comunale)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it