Marcel Vizitiu era un onesto operaio in Romania. Un uomo umile, con una moglie, che aveva lasciato da poco per cercare lavoro in Italia. A Messina, una notte di solitudine, forse la nostalgia, e quel bicchiere di troppo che lo ha trascinato nel vortice dell’arresto e della morte, ancora inspiegabile, al carcere di Gazzi.
A quasi un mese da quello che sembra essere un nuovo caso Cucchi, l’avvocato difensore Giuseppe Serafino ha ripercorso la vicenda del rumeno, in un intervento dal palco di Chianciano Terme dove si tiene il X Congresso dei Radicali Italiani.
“Grazie all’intervento di Rita Bernardini – ha detto l’avvocato – la vicenda è approdata in Parlamento. E’ stata l’unica a dare ascolto alla denuncia e si è messa in moto per avere informazioni su quest’uomo. Nessuno si è interessato. Adesso speriamo di accreditarci per avere un titolo nel processo, che in questo momento risulta a carico di ignoti”.
L’avvocato Serafino ha subito espresso perplessità, e dando la notizia alla stampa, ha ricostruito nei dettagli la storia dell’arresto, mettendo in evidenza alcune contraddizioni rispetto ai tempi e alle operazioni di soccorso.
