Vista l’importanza del territorio barcellonese, dedichiamo alle prossime amministrative uno spazio speciale per conoscere e far conoscere i candidati alla poltrona di Sindaco.
Questa è la prima, in ordine alfabetico, delle interviste realizzate per noi da CARMEN MERLINO
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Questo è il biglietto da visita scelto da Santi Calderone per la propria candidatura a Sindaco di Barcellona. Un principio che ha voluto sigillare anche nel motto che appare sui manifesti e “santini” elettorali ( i volantini formato tascabile) che che lo ritraggono: “ … alleato con la gente”. Dall’autunno scorso infatti ha lasciato le file del PdL che lo hanno visto riconfermare, nel 2007, Assessore alla Politiche Sociali, carica ottenuta al turno precedente quando si era presentato tra i candidati di AN, partito cui è stato iscritto sin dalla relativa fondazione risalente al 1994. Questo per la “maturata decisione di inaugurare un corso politico nuovo, dalla parte dei cittadini.”
Fondato così il Movimento Civico Partecipazione Popolare ecco che si prepara con anticipo alla campagna elettorale. Anticipo che lo ha visto primo nelle consegne, nel pomeriggio di giorno 10 Aprile scorso, della candidatura ufficiale con le liste in appoggio. In breve i punti salienti dell’intervista che ci ha rilasciato giorni fa, pubblicata solo oggi per potervi dare i nomi esatti anche dei candidati delle liste sostenitrici ed i primi appuntamenti di propaganda.
Dott. Calderone lei è di Barcellona? Che rapporto ha con la città e cosa pensa delle attuali condizioni in cui versa?
“Innanzitutto sono di Barcellona, nato e cresciuto in un importante “quartiere satellite” di questa città che conosco bene dal punto di vista amministrativo e soprattutto sociale. Proprio questa conoscenza mi ha permesso di trovarmi preparato anni fa al primo incarico di assessore alle politiche sociali. Sono del 1973, quindi piuttosto giovane, ma ho iniziato a fare politica attivamente a ventiquattro anni. Considero questa città come il luogo dove vi sono i miei amici, la mia famiglia e dove voglio costruire un futuro migliore per loro. Purtroppo negli ultimi anni la città ha conosciuto diverse difficoltà, economiche ed anche “fisiche”, potendomi così riferire all’alluvione che ci ha duramente colpiti lo scorso novembre. Ma può riprendersi, anche soprattutto attraverso un cambiamento importante all’interno della macchina burocratica.”
Cosa vuol dire più precisamente “cambiamento”?
“Vuol dire che a mio avviso il primo reale problema di questa città è proprio la struttura amministrativa, una struttura lenta, scarsamente motivata e soprattutto non rispondente alle esigenze varie della città che necessita soprattutto di risorse sociali ancora più a favore dei cittadini. In qualità di assessore del settore sono riuscito ad evitare tagli a questi servizi, cosa che ci ha visti come un’eccezione nella provincia, ma si avverte ancora un profondo disagio che proprio per le lentezze burocratiche, e la convinzione diffusa che l’assistenza sia solo fonte di spesa pubblica, è notevolmente cresciuto. Io miro invece a snellire, per quanto sempre burocraticamente possibile, i tempi ed i modi e soprattutto il rapporto diretto con i cittadini, già saldo e manifesto nella larga partecipazione alla mia candidatura.”
Ecco appunto, la sua candidatura: lei non è appoggiato da nessun partito noto ma solo da tre liste civiche. Come mai, quali sono e da chi sono composte?
“Ho deciso di sganciarmi dai partiti in modo da poter inaugurare un nuovo indirizzo politico capace di partire dai cittadini. Infatti le mie tre liste, tre e non quattro come ci si aspettava (alcuni credevano che avrei fatto una lista “Calderone Sindaco“), sono composte solo in parte da colleghi già presenti in politica. La terza addirittura, Barcellona Viva, vede impegnati in questa avventura solo liberi cittadini che non hanno mai esercitato cariche pubbliche. Riguardo le altre due sono: Partecipazione Popolare, al cui interno vi sono ad esempio i consiglieri comunali uscenti Carmelo Cutugno e Pirri Lidia, e Barcellona 2012-2022, cui partecipano Michelangelo Pizzino ed un altro consigliere uscente, Antonino Puliafito. In ogni caso come si intuisce dai nomi delle liste, il nostro obiettivo è far partecipare per prima la stessa cittadinanza all’amministrazione diretta della città, con uno sguardo orientato al futuro per cui si spiega anche quel 2012-2022 perché, pur non sapendo come andranno le elezioni, i progetti sono tanti e non potranno essere realizzati tutti in una volta ma attraverso un cammino verso una ricrescita sana e completa che ci vedrà impegnati, con o senza seggio di sindaco, a lungo termine.”
Bene allora quali sono questi progetti? Il suo programma in sintesi?
“Innanzitutto come ho detto prima un cambiamento nell’amministrazione. Purtroppo non si sono, quando si poteva ancora, prima cioè dell’uscita dal patto di stabilità, sostituiti i dipendenti andati in pensione con nuovi, ed oggi che non possono essere fatte assunzioni ci toccherà valorizzare e rimotivare le unità già esistenti premiando le più meritevoli così da accelerare, dopo questo nuovo impulso positivo, un organismo quasi inceppato. Questo in accordo, ci tengo a precisarlo, coi sindacati così da chiudere il triste capitolo di storia che ha visto una denuncia al nostro Comune per comportamenti antisindacali.”
Si riferisce alla numericamente consistente realtà dei precari?
“Sì proprio a loro e non solo. Riguardo il precariato penso comunque che siano da rivalutare anche in seguito ad una attenta analisi delle figure mancanti e del fabbisogno di personale in certi servizi che, quando possibile, proprio con la loro ridistribuzione, contrattisti e non, potranno essere nuovamente internalizzati.”
Perché come lei sa molti servizi sono stati “esternalizzati”, ovvero affidati a compagnie esterne.
“Sì infatti ed io penso che proprio rivalutando, e nel caso riqualificando, i precari esistenti si potrà, non potendo comunque fare assunzioni dirette perché bloccate, supplire bene sia a questa che ad altre esigenze. Per prima cosa mio obiettivo è restituire a Barcellona quell’identità di “Città dei Servizi” che le spetterebbe. Inoltre bisogna informatizzare gli uffici più lenti dove tutto si fa ancora con procedure obsolete e realmente fornire alla cittadinanza lo Sportello dell‘Urp. Per quel che riguarda il territorio vi è da sviluppare le grosse potenzialità turistiche che presenta e renderlo sicuro. ”
“Sicuro” in relazione al territorio urbano è divenuto un aggettivo richiesto dallo scorso Novembre. Come pensa di poter rendere sicuro il nostro contesto tanto duramente colpito dall’alluvione? Da più parti della cittadinanza si alza la richiesta di dragare i torrenti.
“Il problema fondamentale non credo sia dragare i torrenti ma lasciare spazio al torrente stesso rivedendo la struttura del ponte coperto che ha causato un impedimento al corretto fluire delle acque. Inoltre la priorità penso che vada ad un Piano di Regolamentazione delle Acque che finora non si è ben affrontato. Dunque il ripristino di antichi canali di scolo oggi scomparsi e che potrebbero comportare un controllo in caso di altre piogge importanti. Anche perché sembra proprio che dovremo abituarci un po’ tutti in Italia all’idea di non avere quegli inverni asciutti di anni fa.”
Un’altra piaga di Barcellona, che salta agli occhi anche a chi la visita di passaggio, è la spazzatura: spesso trascorrono giorni interi da una raccolta all’altra e questo causa problemi oltre che estetici anche di Igiene. Lei è anche dipendente della società partecipata Messina ambiente …
“Sì ed anche in base a questo, penso che L’Ato e le compagnie esterne non siano una soluzione. Bisogna tornare alla raccolta diretta, compiuta da dipendenti comunali specializzati. Oltre che incrementare la raccolta differenziata.”
Ma come si può dato che non esistono bacini di raccolta? O sono lontani o proprio non li abbiamo qui in Sicilia.
“Questo sarà un altro punto da trattare con esperti del settore, sfruttando i contributi dell’Unione Europea, cosa che faremo per attuare un altro obiettivo principe di eco-sostenibilità energetica: l’attuazione di impianti fotovoltaici e con essi la creazione di forme di imprenditoria, soprattutto giovanile, capace di costruirli e curarli nel tempo. Poi ovviamente aiuti alle famiglie ed agli anziani.”
Conosciamo dunque l’uomo politico ma, fuori da questo contesto chi è Santi Calderone? Quale professione svolge?
“Sono un Assistente sociale abilitato, laureato in Scienze Politiche per i servizi sociali, ed un informatico specializzato in piani regolatori ed altre politiche territoriali. Oltre che dipendente di Messina Ambiente.”
Andando all’attualità cosa pensa della richiesta prefettizia di commissariamento e dell’indagine in generale?
Penso che se davvero v’è qualcosa che possa giustificarla, chi deve passi subito al provvedimento perché farci iniziare una campagna elettorale per poi doverla sospendere o peggio commissariale la giunta appena entrata sarebbe assurdo. Che decidano al più presto oppure permettano al nuovo sindaco, chiunque sarà, di lavorare.
Altro nodo spinoso di questi giorni è l’IMU. I cittadini Barcellonesi, come gli altri italiani, sono preoccupati perché una percentuale di quota sarà decisa dal comune. Lei pensa, essendo anche un politico, che la quota sarà alta? Se diventerà sindaco quali saranno i suoi provvedimenti in merito?
“Certi calcoli sono difficili da fare su due piedi, certo credo che non solo io ma anche gli altri siamo a conoscenza che il reddito pro capite barcellonese è inferiore a quello di altri comuni del messinese e d’Italia. Dunque la percentuale comunale non dovrà essere troppo alta o intere famigli potrebbero non trovarsi in condizioni di pagarla. Più che altro ancora aspettiamo notizie definite dal governo centrale.”
Cosa pensa degli altri candidati? Li conosce?
“Riguardo il Dott. Marte è uno stimato professionista così come Catalfamo. Di quest’ultimo non condivido le modalità di elezioni alle primarie perché da più di un anno si sapeva che sarebbe stato lui il candidato designato, dunque è una candidatura un po’ “forzata” e scontata. Non sono il solo a non condividere il modo in cui si sono svolte le primarie del PdL. Ma questo è più un rimprovero alla dirigenza del partito che non direttamente a lui che stimo come professionista. La dottoresa Collica è anche una persona che ammiro per la grande cultura avendola conosciuta, da studente, come docente di Diritto all’università di Messina.”
Ed infine cosa dire della giunta uscente? Meriti e rimproveri eventuali?
“Rimproveri forse la scarsa attenzione a certi disagi sociali, alla mancanza di importanti servizi. Invece meriti ovviamente, a mio avviso, le importanti opere pubbliche compiute.”
Ad esempio?
“Ad esempio il Teatro Mandanici, il piano di riqualificazione del quartiere Sant’Antonino, la sistemazione del lungomare di Calderà … il villino Liberty che potrebbe diventare un buon centro esposizioni ed altro. Adesso vi è da definire l’utilizzo di queste strutture recuperate o costruite ex novo.”
Questa l’intervista integrale. Per visionare ulteriori informazioni si rimanda al link https://www.facebook.com/SantiCalderoneSindaco dove si possono trovare intere schede biografiche, il programma per esteso ed il calendario aggiornato degli incontri con i possibili elettori. Per chi volesse un anticipo l’appuntamento più vicino è quello di martedì 17 ore 18 a Cannistrà e dopo, per tutta questa settimana, il candidato visiterà quartieri satellite del contesto Barcellonese incontrandone gli abitanti. Intanto sotto ecco le liste complete per i posti a consigliere comunale.
Barcellona Viva Barcellona 2012-2022 Partecipazione Popolare
1) Aliquò Domenico 1) Abbate Luciano 1) Alfano Antonio
2) Arena Annunziata 2) Andaloro Caterina 2) Bilardo Antonino
3) Blancato Guido 3) Bambiaci Veronica 3) Bosurgi Alfredo
4)Chirieleison Graziella 4) Barresi Antonino 4) Branciforte Domenica
5)Crescenti Claudia 5) Bucca Tommaso 5) Brigandì Giovanni
6) Crupi Paolo 6) Busacca Carmelo 6) Cigala Amalia
7) Di Stefano Bernardo 7) Calamunci Luciano 7) Crinò Natale Roberto
8) Giambò Lina 8) Cicciari Gianluca 8) Cutugno Carmelo
9) Giunta Adriana Maria 9) D’Amico Antonino 9) Epifanio Stefania
10) Giunta Carmelo 10) Ferrara Santina 10) Fiore Nunzio
11) Giunta Maria 11) Furfari Giuseppe 11) Garofalo Salvatore
12) La Boccetta Antonino 12) Genovese Antonina 12) Genovese Pietro
13) La Scala Paola 13) Giarrizzo Biagio 13) Gitto Giosuè
14) Lo Giudice Emanuele 14) Isgrò Roberta 14) Imbesi Giuseppe
15) Lopresti Salvatore 15) Mangano Santina 15) Lanza Rosalia
16) Mazzeo Lorenza 16) Marabelo Katia 16) Maggio Cosima
17) Milone Franco 17) Miano Angelo 17) Maimone Graziella
18) Molino Mario Sergio 18) Mirabile Vincenzo 18) Luigi Manuri
19) Pandolfo Salvatore 19) Mlynczak Lucyna Maria 19) Marino Silvio
20) Perdichizzi Tindara 20) Munafò Antonina 20) Milone Domenica
21) Ragno Gaetano Biagio 21) Pino Salvatore 21) Moutawakkil Mohamed
22) Serio Concetta Salpietro 22) Pizzino Michelangelo 22) Minafò Lisa
23) Scibilia Angelo 23) Poeta Franco 23) Perdichzzi Attilio
24) Sotile Nicola 24) Puliafito Antonino 24) Pino Matteo Tindaro
25) Torre Antonino 25) Ragusa Salvatore 25) Piri Lidia
26) Villari Giovanni 26) Sofia Carmela 26) Puliafito Carmelo
27) Villari Giuseppe 27) Sottile Antonino 27) Scilipoti Giuseppe
28) Valenti Giuseppe 28) Siracusa Pietro
29) Zocca Amalia 29) Spinella Maria
30) Valenti Giovanni