Si è svolto stamani, al primo piano del Palacultura Antonello da Messina, un incontro indetto dall’assessore alla Cultura, identità e turismo, Tonino Perna, cui hanno partecipato quattordici rappresentanti dell’Area metropolitana con le medesime deleghe. Nel corso della riunione sono stati trattati gli argomenti relativi alla costruzione culturale dell’identità della Città Metropolitana; la partecipazione, come Città Metropolitana, all’Expo di Milano 2015 per promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio; e la costruzione di un’offerta turistica che coinvolga tutta l’Area.
Dopo l’introduzione dell’assessore Perna sono intervenuti alcuni dei presenti ed è emersa una condivisione dell’ordine del giorno finalizzato alla costruzione di una grande città metropolitana. “Obiettivo di questa iniziativa – ha evidenziato Perna – è creare le premesse, affinché si costruiscano le basi per una Città Metropolitana, condivisa da tutti e fondata sulla qualità delle sue produzioni, su una rinnovata identità culturale e su un progetto di rinascita credibile e raggiungibile, che possa coinvolgere tutti i cittadini. E’ fondamentale, però, creare prima di tutto un’identità e partire dal senso di appartenenza, per sviluppare idee e proposte”.
“Messina colga l’occasione dell’Expo 2015 di Milano. Metta in mostra le sue eccellenze, puntando sul territorio, sullo slogan ‘Mare, Monti, Saperi e Sapori'”. E’ la Cisl Messina, con un intervento “fuori sacco” a ricordare le parole del proprio segretario, Tonino Genovese, risalenti al primo luglio 2013, dopo il protocollo d’intesa siglato dall’Expo 2015 con l’Anci per coinvolgere le Amministrazioni locali e gli enti territoriali.
Nel giorno del confronto del Palacultura, Genovese rilancia le proposte che la Cisl di Messina, insieme al referente delle politiche ambientali e sviluppo sostenibile del sindacato, Franco Cancellieri, ha elaborato e studiato direttamente sul territorio.
1. I Castelli Umbertini verso e oltre Expo 2015, con un progetto che potrebbe essere promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Messina e curato da Urban.lab, con la collaborazione, ad esempio, di Coldiretti e Slow Food.
2. Le Reggie Trazzere dei Peloritani realizzate, tra il XIX e il XX secolo, dal Genio Militare a supporto delle comunicazioni tra le fortificazioni. Tali manufatti sono stati recentemente censiti e raggruppati per tipologia in una guida divulgativa.
3. Le Denominazioni Comunali d’Origine (De.C.O.). Realizzare cioè un “paniere delle eccellenze” dei prodotti tipici del Comune e della Provincia di Messina per coinvolgere i comuni, per la certificazione della “de.c.o.” cioè la denominazione di origine comunale dei prodotti tipici del loro territorio.
4. Un Forum Provinciale dell’Alimentazione verso Expo Milano 2015
5. Itinerari Basiliani. I monasteri Basiliani della provincia di Messina fanno parte di un patrimonio storico-artistico e culturale d’inestimabile valore, con l’obiettivo dello sviluppo di un turismo d’arte di qualità, un settore che potrebbe portare grandi ricchezze, ma che non viene mai sfruttato nel modo dovuto nel nostro territorio.
“I Villaggi di Messina – spiega Tonino Genovese – potranno, ad esempio, non solo consolidare una loro autonoma attività di coltivazione di terreni contigui, ma divenire il terminale verso il cuore della Città delle molteplici forme che un’agricoltura di prossimità può oggi offrire: spazi per la vendita di prodotti ortofrutticoli; orti urbani e vivai; agenzie per l’inserimento del mercato del lavoro rurale; luoghi di formazione e studio sull’agricoltura biologica e biodinamica; momenti di gioco e educazione alla biodiversità vegetale e animale per i bambini e gli alunni degli asili e delle scuole materne; spazi per una ristorazione di qualità che recuperi non solo le culture tradizionali dell’alimentazione; ma anche quel mondo di tradizioni culinarie cosmopolite – e oggi divenute locali – che Messina può esprimere”.
“E’ un’opportunità – conclude Genovese – per mettere in mostra quanto di ottimo e di ‘eccellente’ offre il territorio messinese. Un’opportunità che va colta attraverso una seria programmazione per non farsi trovare impreparati o in ritardo rispetto ad altre realtà locali che già da tempo stanno formulando iniziative a supporto della presenza all’Expo 2015”.