Anche una delegazione del personale della Camera di commercio di Messina ha preso parte, ieri a Palermo, all’assessorato regionale alle Attività produttive, alla manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per chiedere l’impegno della Regione ad intervenire sulle problematiche innescate dai provvedimenti del Governo nazionale inerenti il riordino degli Enti camerali.
“All’iniziativa, è seguito un lungo confronto con l’assessore Vancheri – spiega Carmelo Gatto, segretario aziendale Uil Fpl alla Camera di commercio di Messina, che ha preso parte all’incontro in qualità di coordinatore regionale del sindacato per gli Enti camerali – nel corso del quale le organizzazioni sindacali hanno evidenziato i seri problemi connessi alla progressiva riduzione del diritto camerale annuale voluta dal Governo nazionale. Come più volte sottolineato in questi mesi, gravissime saranno le ripercussioni nella nostra Regione, dove le Camere di commercio fungono anche da enti previdenziali per il personale in quiescenza”.
Oltre trecento i lavoratori degli Enti camerali siciliani che hanno preso parte alla manifestazione. “L’incontro con l’assessore è stato estremamente positivo – prosegue Gatto – sono stati messi a fuoco tre punti molto importanti: rilancio e non chiusura delle Camere di commercio quali strutture operative arricchite di ulteriori funzioni strumentali al servizio delle imprese e dei cittadini; salvaguardia del posto di lavoro del personale camerale in tutte le sue componenti; soluzione definitiva del problema pensionistico. Alla Regione è stato chiesto, infine, di costituire una cabina di regia con le parti sociali e datoriali per definire insieme i provvedimenti da adottare. L’assessore ha assunto l’impegno a riconvocare il tavolo tecnico all’indomani dell’incontro che il presidente della Regione avrà con Unioncamere Sicilia il prossimo lunedì”.
Presenti alla manifestazione anche i segretari aziendali Fp Cgil e Cisl Fp alla Camera di commercio di Messina, rispettivamente Angela Cacciola e Nino Scimone.