Non è solo lo Stato a non versare i contributi all’Inps, come rivelato nei giorni scorsi dall’Anief. Nemmeno la Regione provvede a fare i dovuti versamenti, come emerge dalle dichiarazioni della Cisl, danneggiando circa seimila persone in attesa del sussidio di disoccupazione.
Incontri e interlocuzioni negli uffici dei centri operativi dell’Inps della provincia di Messina non sono serviti a capire le motivazioni dei ritardi nell’erogazione del pagamento del sussidio ai lavoratori Asu che non percepiscono le somme da oltre tre mesi. “L’ultimo sussidio pagato – denuncia il segretario generale della Cisl Fp di Messina, Calogero Emanuele – è quello del mese di giugno. E’ una situazione paradossale che non si riesce a sbloccare per colpa della Regione Siciliana che non provvede al trasferimento delle risorse all’Inps creando la paralisi e un blocco nei pagamenti”.
I lavoratori Asu in provincia di Messina sono circa duemila, nella maggior parte monoreddito, e prestano regolarmente servizio nei vari enti e nelle diverse cooperative. La Cisl Fp e il coordinamento Asu della Cisl Fp di Messina hanno tenuto diversi incontri e assemblee con i lavoratori registrando la disperazione dei tanti operatori.
“Non ci accontentiamo di aspettare le decisioni della Regione – dichiarano Roberto Isgrò e Mariarosaria Calabrese del coordinamento Asu della Cisl Fp – che rinvierebbe tutto all’approvazione del bilancio regionale per la previsione delle risorse. Non possiamo accettare ulteriori ritardi e siamo pronti a marciare su Palermo per chiederne conto. Si tratta di sussidi di disoccupazione già maturati, necessari al sostentamento delle nostre famiglie. Purtroppo il presidente Crocetta continua a mortificare questa categoria di lavoratori che in Sicilia sono circa seimila ma che meritano pari dignità e parità di trattamento”.
La Cisl Fp di Messina ritiene gravissimo il comportamento della Regione e chiede che si proceda con immediatezza a predisporre i pagamenti delle mensilità finora maturate e non ancora saldate, assicurando la copertura sino al mese di dicembre.
“Non ci sono più alibi per questa Giunta regionale – aggiunge Emanuele – che deve affrontare con serietà la questione degli Asu in servizio nei Comuni e soprattutto per quelli che ancora vengono mantenuti in ostaggio da cooperative ed enti vari. A questi lavoratori, impegnati nei comuni e nei diversi enti utilizzatori, occorrono certezze sui pagamenti e garanzie soprattutto sul loro destino. Basta con i rinvii, i proclami e le promesse non mantenute anche dal Governo e dal presidente Renzi. Il Governo emani il decreto attuativo per la contrattualizzazione, cosi come il ministro Poletti ha promesso di fare entro il 30 settembre”.
Per la Cisl Fp le legittime aspettative, ultraventennali, di stabilizzazione non possono essere disattese dal Governo regionale che non può sottrarsi ai loro compiti istituzionali: “Smettano di rimpallarsi responsabilità ed inefficienze e faccia ognuno la propria parte per arrivare allo svuotamento del bacino attraverso il riconoscimento dei diritti contrattuali e quindi previdenziali e contributivi di tutto il bacino – continua Emanuele – Un primo segnale lo daremo sabato alla manifestazione regionale contro le disfunzioni del Governo Crocetta che non ha saputo portare a soluzione nessuna delle problematiche che riguardano il lavoro, l’occupazione, la precarietà ed il rilancio dell’economia. Una manifestazione che non si fermerà solo a sabato ma, nel caso dei lavoratori delle attività socialmente utili, il coordinamento provinciale della Cisl Funzione Pubblica Messina è pronto a passare ad altre iniziative per tutelare diritti e futuro lavorativo”.