La perseguitava con pedinamenti e appostamenti sotto casa e sul posto di lavoro, sino a fermarla per strada. Tentava di avvicinarla regalandole fiori e scrivendole “allarmanti” biglietti d’amore. Si è finto persino cliente dell’hotel di proprietà della famiglia della donna, pur di tentare un approccio. Ma dinanzi al rifiuto opposto dal padre di lei, lo ha aggredito procurandogli varie lesioni.
Si tratta di una storia complicata e durata a lungo, di quelle che generano ansia, paura, in chi deve subirne il peso. La donna, originaria di Taormina, era costretta a verificare ogni volta la presenza de suo “spasimante” ed eventualmente a desistere dall’uscire di casa se non in compagnia del marito. Temendo addirittura per l’incolumità del proprio bambino, che spesso usciva con lei.
Per questi motivi, i carabinieri della Stazione di Taormina, nella mattinata di ieri, hanno eseguito a Linguaglossa (in provincia di Catania) un’ordinanza di applicazione di misura di sicurezza per il reato di stalking emessa dalla Procura della Repubblica di Messina nei confronti di un 49enne della provincia etnea.