“Ci siamo dotati dello scout system, per fare ciò che la gente ci chiede, cioè per regolamentare e tutelare la circolazione stradale. Il Comune, per episodi del genere, si costituirà sempre parte civile; rinnoviamo la nostra solidarietà ai vigili urbani che hanno subìto l’aggressione”. Renato Accorinti e Gatano Cacciola intervengono così, in conferenza stampa a palazzo Zanca, in merito all’aggressione di ieri ai danni di due ispettori della Polizia municipale di Messina, Rosalia Scaffidi e Michele Bonaccorso, mentre con lo scout system monitoravano le auto in sosta, all’incrocio tra le vie Tommaso Cannizzaro e Garibaldi. Con il sindaco e l’assessore alla Viabilità, anche il comandante dei vigili urbani, Calogero Ferlisi.
I due amministratori, tuttavia, non si limitano a stigmatizzare solamente quanto accaduto ieri. Soprattutto perché autore dell’aggressione non è una persona disagiata, che vive nel degrado – tranne quello cittadino, ovviamente – né un giovane alla ricerca di valori o della propria dimensione nella società. E’, al contrario, un professionista attempato, un medico in pensione.
Il suo gesto è, per il momento, il punto più basso di un’escalation che ha fatto registrare varie e violente irruzioni in Comune da parte di lavoratori edili disperati, venditori ambulanti assolutamente abusivi e tifosi di calcio abilmente manipolati. Senza dimenticare il tentato linciaggio nei confronti del primo cittadino, lo scorso lunedì 29 settembre, nel corso dell’assemblea cittadina organizzata dalla Cisl a difesa dell’ospedale Piemonte.
“Dispiace – proseguono Accorinti e Cacciola – sottolineare che nei primi quindici mesi del nostro mandato si sono registrati altri fatti incresciosi. Siamo per il confronto e il dialogo, anche di posizioni nettamente contrastanti, ma non accettiamo assolutamente violenze. E’ impensabile che in una città sia aggredito chi cerca di fare rispettare le regole e le norme di convivenza civile”.
Ferlisi ha poi illustrato ai presenti svariati reati commessi ai danni dei vigili urbani nell’esercizio della loro professione. Come le gomme di un’auto di servizio tagliate, al mercato Vascone, o un’altra aggressione ad alcuni agenti, stavolta all’interno dell’isola pedonale. Ma pure l’auto bruciata all’esperto alle partecipate, l’intimidazione telefonica al domicilio dello stesso Cacciola, le minacce verbali all’assessore Filippo Cucinotta.