Un anno dopo la strage di migranti sul Mediterraneo, una rete di organizzazioni messinesi dice “no” alle tragedie e lancia una campagna contro le politiche che regolano i flussi. Rap (Rete per l’Autorganizzazione Popolare), Associazione Migralab “A. Sayad”, Cub (Confederazione Unitaria di Base), La Casa Rossa, Circolo “Peppino Impastato” – Prc (Partito della Rifondazione Comunista) e l’area Civati del Pd hanno promosso una conferenza stampa, venerdì 3 ottobre, a Palazzo Zanca. Hanno aderito all’iniziativa e sono intervenuti anche i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo.
“In particolare, da Messina parte l’appello per costruire una manifestazione in Sicilia contro le politiche repressive e di morte verso qualsiasi mobilità umana e per l’apertura immediata di corridoi umanitari, per la chiusura definitiva del Cara (Centro d’Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Mineo, per l’eliminazione della vergognosa tendopoli a Messina e per dire no all’uso dell’accoglienza militarizzata che sta nascendo nella città di Messina, con l’apertura dell’ex caserma di Bisconte e dell’ex Ipab, Conservatori Riuniti”, hanno sottolineato gli organizzatori.