In vista della gara interna contro il Lecce dell’ex Nicholas Caglioni, che si disputerà sabato 4 ottobre alle ore 15, a parlare in casa Messina è il direttore sportivo, Fabrizio Ferrigno, che dai suoi ragazzi si attende una reazione dopo le tre sconfitte consecutive: “Tre ko sono molto duri da digerire, sopratutto per come sono maturati – ha detto il ds giallorosso – Bisogna uscire subito da questa situazione e non c’è occasione migliore che farlo contro una squadra blasonata qual è il Lecce. La squadra di Lerda non verrà di certo per passeggiare sul nostro fortino che, invece, dovrà diventare un bunker per qualsiasi squadra. Sabato – ha continuato Ferrigno – i ragazzi venderemo cara la pelle, hanno tanta voglia di buttarsi tutto alle spalle e di tornare ad essere la squadra di una settima fa”.
Dopo i tre risultati negati sul banco degli imputati è finito l’operato del ds giallorosso, reo di aver smantellato la squadra delle due promozioni consecutive facendo scelte che avrebbero abbassato di molto la qualità della stessa: “Il mercato è stato molto complicato, più sali di categoria più bisogna lottare con società più attrezzate – ha spiegato Ferrigno – Tuttavia, rifarei le stesse scelte perché crediamo in questi ragazzi così come nell’allenatore. I giocatori acquistati conoscono bene la categoria perché hanno già giocato come Benvenga, Damonte, Stefani. Il nostro obiettivo – ha continuato il direttore giallorosso – è raggiungere la salvezza, ma da come stanno andando le cose va bene anche una salvezza all’ultimo minuto”.
Ferrigno prova poi a spiegare il clima dello spogliatoio: “Dopo il 5-1 i ragazzi sono amareggiati e provano vergogna come la provo io – ha detto il ds – Ci sentiamo molto in difetto con la tifoseria, con la stampa e con la proprietà. Le partite si possono perdere, ma è il modo in cui si perde che è preoccupante. Siamo fragili di testa, al primo schiaffo andiamo giù senza reagire. Sabato – ha continuato il direttore- voglio vedere in campo dei guerrieri, non importa il risultato ma la prestazione. Dobbiamo giocare con il coltello tra i denti e far capire all’avversario che non ce n’è per nessuno”.
Infine, contro il Lecce mancheranno per squalifica Bortoli ed Enrico Pepe, espulsi durante la gara con la Casertana: “Quattro espulsione nelle ultime tre partite sono troppe – ha commentato Ferrigno – Quando un giocatore viene espulso, in automatico scatta la multa. E’ troppo semplice farsi buttare fuori quando si prendono cinque gol”. (LETIZIA FRISONE)