Il Comune di Milazzo, rifacendosi a quanto comunicano i vertici della Raffineria, definisce sotto controllo la situazione dopo il violento incendio della notte tra il 26 e il 27 settembre scorsi. La stessa Arpa di Messina, come è possibile apprendere dalle dichiarazioni rilasciate all’emittente televisiva Tremedia dal direttore, Antonino Marchese, rende noto che i dati registrati dalle centraline collocate sul territorio di Milazzo e della Valle del Mela hanno fornito risultati nei parametri di legge. Marchese riporta che, nelle ore successive all’incendio della Raffineria, l’aria non è risultata inquinata in maniera preoccupante. Sono stati prelevati però campioni di terreno che i tecnici stanno ancora analizzando. Il rischio maggiore è infatti legato alla lenta ricaduta di “polveri sottili”.
Non lascia per nulla tranquilli, del resto, la densa nube di fumo (nella foto) che aleggia minacciosa e che a Pace del Mela ha indotto l’amministrazione locale a chiudere le scuole, questa mattina, in via cautelare. L’assessore all’Ambiente, Natale Calderone, e quella alla Pubblica istruzione, Santina Pandolfo, hanno scritto proprio all’Arpa affinché in giornata comunichi i dati “relativi alla presenza di inquinanti nel territorio di Pace del Mela, così come rilevati dalla centralina dell’Arpa”, insieme a ogni altro “dato utile per decidere sulla regolare apertura o meno delle scuole”.
Gli assessori chiedono anche un report dei dati sull’inquinamento atmosferico rilevati sabato scorso e ieri (27 e 28 settembre). La scelta del Comune di scrivere una missiva è così motivata sulla pagina Facebook dell’ente: “Poiché le istituzioni non ci danno alcuna comunicazione, abbiamo deciso di scrivere all’Arpa per avere i valori dei dati monitorati”.
In mattinata, va ricordato, Giuseppe Marano, della Federazione dei Verdi, ha parlato senza mezzi termini di “nube velenosa”, stigmatizzando la totale assenza di informazioni, a beneficio dei cittadini, da parte delle istituzioni.