Il ruolo della scuola, quello della famiglia nel sempre più crescente disagio minorile, che investe tutte le fasce sociali. Da un lato i giovani, sempre meno idealisti, sempre più costretti ad adeguarsi agli stereotipi, o ad affidarsi all’esperienza altrui, dall’altro la quantità di esperti che li “intercettano” già dalle elementari, “segnalati” perché fuori dagli schemi a cui è concesso attenersi secondo le regole del buon senso. Il disagio minorile è un male della nostra società dinanzi al quale non possiamo abbassare la guardia. Resta poi alle istituzioni preposte individuare l’approccio migliore per aiutare davvero i ragazzi a sentirsi protagonisti della loro vita, a prescindere dalle relazioni sbagliate che spesso hanno, per cause familiari, culturali, economiche.
Del disagio minorile si è discusso presso l’aula magna della Corte d’Appello di Messina dove il 31 marzo si è svolto il convegno sul tema “Disagio Minorile: aspetti sociali e giuridici; prevenzione ed aree di intervento” organizzato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (A.M.I.), Distretto di Messina, presieduta dall’Avv. Francesco Genovese, in collaborazione con il club “Lions Messina Peloro”.
“I relatori, personalità di prestigio e professionalmente impegnate nel settore minorile – si legge in un comunicato – hanno trattato in maniera esaustiva la tematica, ciascuno riportando, alla nutrita ed interessata platea, la propria esperienza nel settore.
Durante il primo intervento, che ha visto la partecipazione del Prof. Dario Caroniti, Assessore alle Politiche della Famiglia, Rapporti con le Chiese, Politica per la Sicurezza del Comune di Messina, è stata evidenziata l’interesse rivolto dall’Amministrazione Comunale al fenomeno della devianza minorile, riconosciuto quale espressione di un più ampio e grave disagio endo-familiare.
Anche nel corso dell’intervento successivo, condotto dal dott. Antonio Marziale, è stato sottolineato il ruolo fondamentale rivestito sia dalla scuola che dalla famiglia nella crescita di un minore e l’ influsso determinante attribuito al corretto rapporto genitore/figlio.
A seguire, l’avvocato Centorrino ha parlato del ruolo decisivo riconosciuto alla figura dell’avvocato, al quale viene richiesta, oltre alla professionalità, una preparazione specifica nel settore. In particolare è stata attribuita pregnante rilevanza alla specializzazione in materia di diritto minorile attraverso la quale si rende un servizio utile sia al minore, quale “cliente”, che al sistema giudiziario nella sua totalità.
La dott.ssa Giuseppina Latella, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Messina, pur premettendo di ricoprire detto incarico da appena tre anni, ha evidenziato le carenze di organico per quanto attiene gli assistenti sociali in forza al Tribunale dei minorenni, ponendosi in aperto contrasto con la spettacolarizzazione operata dei media relativamente ai provvedimenti assunti da taluni Giudici di Tribunali dei minorenni contestati in televisione, senza assicurare loro l’opportuno contraddittorio.
La dott.ssa Rosalba Stramandino Vice Questore di Messina ha incentrato il suo intervento sulle modalità investigative, nei casi in cui i minori siano vittime o autori di reati e la necessità di intensificare le forme di collaborazione con l’amministrazione comunale, nel reciproco rispetto dei ruoli, al fine di poter assicurare un servizio più efficiente alla collettività.
Infine, ma certamente non in ordine di importanza e/o interesse, la dott.ssa Maria Palella, Direttore dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Messina, ha reso noto all’uditorio l’indispensabile ruolo assunto dall’ufficio da Lei coordinato nell’ambito della realtà locale.
Il convegno, moderato dal Presidente Nazionale A.M.I., avv. Gian Ettore Gassani, di concerto con il Presidente della Sezione Distrettuale A.M.I. di Messina, Avv. Francesco Genovese, si è concluso con la consegna ai relatori dell’omaggio letterario dal titolo “I Perplessi Sposi”, scritto dal Presidente Avv. Gassani”.