È stato costituito l’elenco dei morosi incolpevoli, agognato e pertanto accolto con soddisfazione dall’Unione Inquilini Messina. Previsto dalla legge 124/13, l’elenco ammette la distinzione tra chi non intende pagare l’affitto e chi è impossibilitato a farlo, destinato pertanto ad incorrere nelle pratiche di sfratto.
Risale al 14 maggio 2014 il decreto emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla base del quale sta il principio di morosità incolpevole, definita negli atti ufficiali come “la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”.
La legge italiana, che per la prima volta riconosce lo status di moroso incolpevole, non si limita a tanto. È stata prevista, infatti, l’istituzione di un Fondo Nazionale per la morosità incolpevole, strumento con il quale il Ministero intende stanziare dei proventi alle regioni, calcolandoli in funzione delle necessità riscontrate. Per la Regione Sicilia è prevista l’erogazione di una somma poco superiore a 800.000 euro, ai quali si aggiungerebbero 100.000 euro per il biennio 2014/2015, messi a disposizione dall’Amministrazione.
È solo l’inizio di un cammino che necessità di proseguire per tappe ordinate ma senza perdite di tempo. Se lo augurano i rappresentanti dell’Unione Inquilini- Federazione Messina, che richiedono la rapida istituzione del Regolamento di gestione dei Fondi per i morosi incolpevoli, così da permettere alle famiglie di usufruire del passaggio da casa a casa tramite la stipula di nuovi contratti a canone concordato o collocandole negli alloggi ERP.
Nonostante gli sforzi positivi, si prevede che i fondi stanziati saranno insufficienti per rispondere alle esigenze di tutte le famiglie che rientrano nello status. È su questa amara consapevolezza che si impernia l’ulteriore richiesta, indirizzata dall’Unione al Comune di Messina, di garantire il passaggio da casa a casa anche a prescindere dal fondo, così come previsto dalla legge. (LAURA MANTI)