“Sui fondi destinati ai servizi sociali, il Consiglio comunale ha operato una scelta che è nelle sue prerogative. Chi continua ad alimentare la tensione sociale faccia chiarezza e la smetta di utilizzare le persone in difficoltà”. A parlare è Nino Carreri, esponente dei Democratici riformisti a palazzo Zanca, dopo la decisione di spostare 2 milioni di euro degli introiti stimati per la riscossione della Tasi dai servizi sociali alla manutenzione delle strade e la relativa replica dell’assessore Nino Mantineo.
“Occorre fare chiarezza – afferma Carreri (foto in alto) – diversamente potrebbe prendere corpo l’idea, propagandata dallo stesso e da suoi amici, che in Consiglio comunale si giochi a fare dispetti addirittura in danno alle persone più in difficoltà… e non è così. Certe espressioni fanno davvero restare basiti se non coniugate al tempo, alle persone e soprattutto ai loro obiettivi più o meno noti”.
Il consigliere dei Dr accusa l’amministrazione di giocare “sempre ad innalzare la tensione sociale scaricando di volta in volta le proprie responsabilità su soggetti terzi. Ma – obietta – prendersela con il Consiglio comunale perché probabilmente l’inaspettata manovra manda all’aria i progetti taciuti dello stesso Mantineo non è accettabile. Tra l’altro stupisce il silenzio dei pentastellati messinesi, movimento che ha elaborato e inserito nel proprio programma elettorale il progetto sul segretariato sociale nei quartieri e che oggi l’amministrazione vorrebbe utilizzare con chissà quale ‘impegno’ o ‘compensazione politica’”.
“Stiano tranquilli gli amici di 5Stelle”, commenta Carreri, “conoscendo ormai le strategie del sindaco c’è da aspettarsi per loro lo stesso risultato ottenuto dai tanti gruppi e movimenti che hanno collaborato attivamente. Per informazioni chiedere agli amici di Reset!”.
Il consigliere di opposizione descrive la Giunta guidata da Renato Accorinti come “un’amministrazione che chiede aiuto a tutti ma che poi disconosce l’impegno di tanti volenterosi cittadini mortificati e costretti ad abbandonare i sogni rivoluzionari, al pari degli stessi consiglieri di Cmdb”.
“Un messaggio, chiaro e mai tardivo, all’assessore – insiste – sarebbe opportuno inviarlo per fargli pure comprendere che non si può giocare con l’intelligenza delle persone. Il progetto in questione proposto in campagna elettorale dal Movimento 5 stelle è stato ‘offerto’ al Comune ed era a costo zero. Ipotizzare poi in bilancio delle somme (di qualsiasi entità fossero) per rivestire di denaro pubblico un progetto che si può realizzare senza aggravio di spese, in un momento così drammatico, la dice lunga sulle reali intenzioni di restituire la città ad una sana politica. Insomma – conclude – la paura è che dietro le nuove e rivoluzionarie idee si nascondano sempre vecchi e stantii rigurgiti di una politica che la città non merita”.