“Grande apprensione”, da parte della segretaria provinciale della Fp Cgil, Clara Crocè, a seguito delle rivelazioni del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Papardo – Piemonte, Michele Vullo, circa il disavanzo accertato di poco più di 35 milioni di euro. Dato destinato ad aumentare di 12-13 milioni dopo l’attività di revisione dei conti affidata alla società Deloitte&Touch.
“Pur apprezzando la linea di trasparenza gestionale avviata dal manager – dichiara la sindacalista – non si può non restare basiti da tali dichiarazioni, che fanno intravedere un orizzonte di austerity gestionale tutt’altro che roseo; infatti è assolutamente condivisibile l’esigenza di risanamento del bilancio per riallinearlo ad una condizione di equilibrio economico-finanziario, ma si teme che ciò possa in qualche modo realizzarsi attraverso una sorta di spending review sul personale o sulla qualità assistenziale e ciò è inammissibile e non verrà mai accettato dalla Fp Cgil”.
“I lavoratori hanno già pagato un caro prezzo – continua Crocè – e non possono né debbono sobbarcarsi oneri che non competono loro. Né tali costi devono scaricarsi sull’utenza. Alla luce di quanto sopra, diventa di fondamentale importanza accertare le cause che hanno prodotto tale disavanzo e le relative responsabilità, qualora ve ne fossero”.
Avuto notizia della situazione, Crocè ha immediatamente provveduto a richiedere un incontro urgente per definire e comprendere il piano di riequilibrio finanziario che il management aziendale intende porre in essere, ivi comprese le iniziative da intraprendere “allorquando si ravvisassero responsabilità personali e soprattutto per prendere coscienza della relazione analitica che verrà redatta dalla società di verifica all’uopo individuata e tentare di trovare soluzioni condivise e condivisibili”.